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Arrestato bulgaro. Aveva escogitato un sistema per catturare i dati delle carte di credito al bancomat del The Mall

Lui è stato arrestato, mentre il suo compare, denunciato, si è reso irreperibile. Dovrà fornire valide spiegazioni al giudice un 35enne di nazionalità bulgara, fermato ieri pomeriggio dai Carabinieri di Reggello per aver apposto una serie di apparecchiature elettroniche all’interno dello sportello bancomat collocato presso l’outlet “The Mall” di Leccio. Un sistema che avrebbe permesso ai malviventi di catturare ed archiviare dati e codici pin delle carte di pagamento inserite dagli ignari clienti.
I carabinieri sono riusciti a sventare il furto di dati grazie ai costanti controlli che esercitano sulla struttura commerciale e, in particolare sullo sportello bancario preso di mira. Il tutto è infatti partito da un controllo di routine eseguito dalla pattuglia della stazione presso la cash – machine, per verificare la presenza di strumentazione di “skimmeraggio”. L’attività ha dato esito positivo, permettendo ai militari di rinvenire una barra attaccata sopra lo schermo e prospiciente alla tastiera. Il bulgaro aveva posizionato all’interno dello sportello anche due batterie, una micro sd card per l’immagazzinamento dei dati ed una microcamera, oltre ad un congegno di colore verde per la lettura delle bande magnetiche delle carte, che era stato inserito nell’apposita fessura.
I militari, una volta scoperto il marchingegno, si sono avvalsi dell’aiuto delle telecamere di sorveglianza e hanno verificato che l’uomo aveva piazzato l’apparato qualche ora prima. Ma non sono intervenuti subito. Si sono appostati in maniera defilata e hanno atteso con pazienza il ritorno del ladro per coglierlo con le mani nel sacco. Infatti, alle 18,30, il bulgaro si è avvicinato allo sportello e ha incominciato ad armeggiare con degli attrezzi per smontare la redditizia attrezzatura. Ma non si era accorto della presenza dei Carabinieri, che lo hanno colto in flagranza e arrestato. Dovrà rispondere vari reati: accesso abusivo a sistema telematico e detenzione abusiva di codici di accesso a sistemi telematici; intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni telematiche e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni telematiche.
Una successiva perquisizione ha consentito agli uomini in divisa di rinvenire € 1.230 in contanti, proventi di reato e di scoprire che l’uomo alloggiava in un albergo situato nelle vicinanze. Il controllo all’interno della stanza dell’hotel ha permesso di accertare che il bulgaro, dal 16 maggio, occupava una camera insieme ad un connazionale di 40 anni che però, accortosi dell’intervento dei militari, è fuggito prima del loro arrivo. Per registrarsi aveva però dovuto consegnare il proprio documento di identità alla reception e questo ha consentito alle forze dell’ordine di scoprire le sue generalità e di deferirlo per i medesimi reati in stato di irreperibilità. All’interno della camera dell’hotel è stato inoltre rinvenuto altro materiale elettronico, tra cui due barre per la sottrazione dei codici PIN mediante registrazione video del loro inserimento e quattro congegni di colore verde per la lettura delle bande magnetiche delle carte di pagamento.

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