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Arresti domiciliari per una stalker accusata di minacce nei confronti della sorella e dei suoi familiari. Deturpati anche i fiori al cimitero

Il provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato eseguito nella giornata di ieri dai carabinieri delle compagnie di San Giovanni e Figline. Destinataria dell’atto giudiziario una donna che dovrà rispondere di stalking nei confronti della sorella e dei suoi familiari. La vicenda era già nota alle forze dell’ordine, in quanto nel maggio del 2014 la vittima, residente in Valdarno, aveva già sporto denuncia/querela presso il comando dell’Arma di San Giovanni nei confronti della sorella, accusata di minacce. In base ai primi accertamenti degli inquirenti, sembrava che la vicenda fosse legata a banali liti familiari per motivi ereditari. Ma le successive indagini portate avanti dal Commissariato di Polizia di Montevarchi e ultimate nel marzo scorso hanno fatto emergere una realtà ben diversa. Si trattava, infatti, di un’anomala ipotesi di atti persecutori, meglio definiti come stalking. La donna, infatti, forse accecata da un profondo risentimento nei confronti della sorella maggiore, aveva iniziato a molestarla nei modi più disparati: da telefonate anonime a falsi annunci “hot”, da pedinamenti ad appostamenti. Una serie di episodi inquietanti, che avevano costretto la vittima a cambiare anche lo stile di vita. La stalker, non paga, aveva iniziato a perseguitare con lo stesso modus operandi anche i familiari della congiunta, ovvero il marito e i figli, tra cui una ragazza disabile, ma anche amici e altri parenti. Non a caso le vittime erano state costrette a rivolgersi al Commissariato di Polizia di Montevarchi per denunciare danneggiamenti, graffi e imbrattamenti alle proprie auto, foratura dei pneumatici e addirittura deturpamento dei fiori al cimitero. I più bersagliati gli zii materni della vittima, che erano stati minacciati pesantemente insieme ai loro nipotini. Nell’ultimo periodo il bersaglio della donna era diventata una ragazza affetta da patologia e questo aspetto, legato ad un reato ben preciso, ovvero atti persecutori diretti a persone minori o disabili, ha spinto il Gip del Tribunale di Arezzo ad emettere il decreto di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eseguito ieri in Valdarno Fiorentino, dove la donna è stata rintracciata. L’indagata, tra l’altro, non è nuova ad episodi del genere e risulta già gravata da un precedente specifico nei confronti dell’ex fidanzato.

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