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Bufera a Pergine per un manifesto funebre che prende di mira la Sindaca Simona Neri

E’ stato un episodio che ha provocato sconcerto quello che si è verificato nelle ultime ore a Pergine Valdarno, dove ignoti hanno affisso un manifesto funebre contro la sindaca del paese, Simona Neri. Un manifesto con “la morte” del comune di Pergine, che ha preso di mira la prima cittadina, definita la “becchina” per aver “ucciso e seppellito” il comune di Pergine Valdarno. Come noto, il referendum di domenica e lunedì, che chiedeva ai cittadini di esprimersi sulla fusione dei comuni di Pergine e Laterina, ha visto vincere il Si, ma a Pergine la vittoria è stata a dir poco di misura, con appena 19 voti in più. Sull’episodio indagano i Carabinieri, mentre non sono mancate reazioni, a partire dal presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, che è stato a lungo sindaco di Pergine.
“Anche il silenzio ha un limite – ha detto Vasai -. In questo referendum per il comune unico Pergine Laterina, ho ritenuto opportuno per la carica che rivesto e averla avuta come sindaco a Pergine per 15 anni, non espormi in nessun modo pubblicamente, per rispetto di tutti i miei concittadini, pur avendo ovviamente le mie idee. Ma a tutto c’è un limite che non va mai oltrepassato, nemmeno in un confronto aspro come lo è stata questa competizione elettorale – ha aggiunto il presidente della Provincia -. . Il manifesto affisso a Pergine offende non solo il nome che sta scritto, ma tutti i cittadini perginesi. Questo è metodo barbaro e incivile che va bandito e condannato senza se e senza ma, è un metodo fascista che non appartiene alla comunità perginese. Scrivere un nome e cognome in un manifesto di quel tipo – ha proseguito – ci riporta a zone del paese che sono lontanissime da noi per tanti motivi. Al nostro sindaco va la piena solidarietà, la vicinanza, l’affetto mio, ma son convinto di tutti i cittadini di Pergine che amano la nostra comunità che amano la democrazia”.
Sdegno è stato espesso anche dal segretario provinciale del Pd Albano Ricci, il quale ha ricordato che l’educazione, la civiltà e il rispetto sono valori che che vanno difesi ogni volta che vengono calpestati.

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