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Il saluto del Valdarno e della sua San Giovanni all’avvocato Merlini

Ricordare Massimo con le parole non è un esercizio semplice, lui che era così bravo ad arringare e a strappare sempre gli applausi della gente. Insomma…come recitare davanti a Mastroianni oppure iscriversi ad un concorso di bellezza dove ci sono anche Brad Pitt o Stefano Di Martino, per restare nei nostri confini. L’arte oratoria è stata un tratto non marginale di una vita bella e ricca, dove il ricco sta per i contenuti e per i molteplici interessi.
Davanti alla camera ardente allestita nella sangiovannesissima chiesetta di Santa Lucia in via Alberti, sono oggi sfilati dalle 15.30, e stanno passando amici e semplici cittadini, per un ultimo saluto all’avvocato Merlini e porgere le condoglianze di rito al figlio. E, ovviamente, sfila tutto il suo mondo: gli amici della Banca di Credito Cooperativo, oggi Banca Valdarno, quelli del Calcit, dell’Anpi, della Misericordia ed anche del Panathlon e dei Veterani Sportivi. Oltre ai tanti tifosi bianco azzurri, per colui che era considerato uno dei più grandi sostenitori della Sangio: oltre insomma ad un dirigente che ha accompagnato la storia del club per una vita intera, lui figlio del grande Alfredo, fondatore della società. Massimo è stato un consigliere prezioso e fidato dei due maggiori presidenti della storia, Ivo Giorgi e Arduino Casprini, che in lui trovavano sempre una persona di cui fidarsi ciecamente. E, nonostante il ruolo, sulla tribuna riecheggiava sempre il suo inconfondibile urlo di incitamento per gli amatissimi azzurri.
La società del Marzocco in queste ore è stata rappresentata alla camera ardente dai massimi attuali dirigenti. Domani alle 15 i funerali in Basilica. In fondo alla bara campeggia una sciarpa con scritto…”Sangiovannesi”. Il giusto tributo a chi come pochi altri ha saluto rappresentare l’amore vero per la città.

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