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L’avvocato di Ilaria Naldini annuncia: “Il GIP ha accolto la richiesta di archiviazione. Era quello che auspicavamo”

Il GIP del Tribunale di Arezzo, dottor Ponticelli, ha accolto la richiesta di archiviazione per Ilaria Naldini, la madre di Terranuova che ha visto morire la figlioletta Tamara sotto il sole cocente, in auto, a Castelfranco. Una tragedia che, nel giugno scorso, sconvolse tutto il Valdarno, ma anche ebbe vasta eco anche a livello nazionale. La richiesta di archiviazione era stata formulata dal PM Claudiani.
La notizia è stata commentata con favore dall’Avvocato Andrea Frosali, che ha assistito legalmente la donna. “Era francamente l’esito che ci aspettavamo dopo le risultanze delle indagini e della consulenza tecnica del dottor Cappa, che in accordo con il consulente della difesa, dottor Paterniti, ha diagnosticato alla mia cliente un’amnesia dissociativa transitoria al momento del fatto”.
Non si tratta tanto di una incapacità di intendere e volere, ma di un radicale difetto di coscienza e volontà dell’atto. “Difetta quindi la cosiddetta suitas della condotta, ovvero l’attribuibilità del comportamento al suo autore, che è un elemento essenziale del reato. Grazie anche al lavoro scrupoloso, celere ed attento della Procura e del GIP – ha aggiunto l’Avvocato Frosali – , oggi di questa tristissima vicenda si chiude almeno una parentesi spiacevole”.
La Naldini, infatti, era stata indagata per omicidio colposo e come ha ricordato il legale è stato riconosciuto che invece è stata un’ulteriore e non colpevole vittima di questa tragica vicenda. “Veder accertato nondimeno che non c’è stato alcun reato e nessuna negligenza, sapersi vittima di una terribile ed inevitabile tragica fatalità – ha detto l’Avvocato difensore – , sarà certamente d’aiuto alla mia cliente e alla sua famiglia per affrontare per quanto possibile più serenamente il futuro”.
Frosali ha poi sottolineato come quello che ha colpito Ilaria non sia certo stato un caso isolato. Basti pensare che in America sono stati oltre 700 i decessi di bimbi negli ultimi 20 anni. Il legale si è poi soffermato sui dispositivi di sicurezza all’interno delle auto. “E’ paradossale che in un contesto dove le auto hanno optional spesso del tutto inutili, non sia stato ancora reso obbligatorio un dispositivo sonoro anti-abbandono. Speriamo che nella prossima legislatura si trovi in modo di attivarlo, per evitare altre tragedie”.
Non è mancato, infine, una (secondo noi) doverosa critica a chi in quei tragici giorni ha sproloquiato sui social network. “Voglio ringraziare, anche a nome della mia cliente – ha detto Frosali – le tante persone che le hanno manifestato fin da subito solidarietà e vicinanza. E spero che coloro che invece si sono permessi commenti sulla rete a dir poco scriteriati imparino in futuro a riflettere prima di scrivere scempiaggini”.

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