Continua l’opera di contrasto alla contraffazione delle merci da parte della Guardia di Finanza. Le fiamme gialle di Arezzo, nei giorni scorsi, hanno chiuso un’operazione che ha visto coinvolti due imprenditori del territorio, sottoposti a perquisizioni domiciliari e poi deferiti. In base alle accuse, i due compravano telefoni cellulari e accessori direttamente dalla Cina ed Hong Kong, che venivano poi rivenduti sul mercato elettronico, producendo un importante giro d’affari. Come hanno ricordato i finanzieri, il commercio elettronico di merce contraffatta è particolarmente redditizio, meno rischioso rispetto alla vendita tradizionale in modo abusivo, ma potenzialmente più devastante per il mercato legale, in relazione ai volumi di fatturato facilmente raggiungibili. I due imprenditori custodivano la merce, non solo cellulari e accessori, ma anche capi di abbigliamento griffati, in un deposito. Le ordinazioni dei clienti avvenivano tramite note piattaforme di vendita on line e i prodotti arrivavano direttamente a casa. In totale sono stati sequestrati quasi 2.200 pezzi con marchi contraffatti.