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Montevarchi: botta e risposta tra maggioranza e opposizione su discarica, teatro Impero e Valdarno Sviluppo

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione dopo i quesiti posti al sindaco Silvia Chiassai da Avanti Montevarchi su ampliamento della discarica di Podere Rota e teatro Impero.
Prima Montevarchi, il gruppo che sostiene l’amministrazione, ribadisce che le posizioni sono chiare, partendo dal tema rifiuti. Il parlamentino ha deliberato l’uscita da Csai , la società che gestisce l’impianto di smaltimento, spiega, “per coerenza con la volontà di chiudere il sito nel 2021 espressa e ripetuta a più riprese dal sindaco”. Per l’Impero il rimando è a quanto risposto dalla Regione: “Nel 2008 quando tutto è cominciato c’erano anche i socialisti in maggioranza con Grasso – prosegue – poi per inerzia e per incapacità non sono riusciti ad acquisire la proprietà dell’edificio perdendo il finanziamento Piuss di 4.100.000 di euro”, mentre la rimozione del tetto in amianto procede “con i tempi imposti da procedure e dissequestro, che pagheremo noi cittadini con poca speranza di riuscire a recuperare il costo di 200.000 euro”. Infine l’attacco al consigliere di Avanti Montevarchi Fabio Camiciottoli, presidente della commissione su Valdarno Sviluppo, per i tempi biblici dei lavori e, in attesa della relazione finale, l’invito alla Giunta a inviare la documentazione alla Corte dei Conti, “per un esame tecnico delle attività che hanno portato al fallimento con un danno per i residenti di quasi 1.000.000 di euro”, verificando le eventuali responsabilità degli amministratori.
A stretto giro di posta arriva la controreplica del coordinamento cittadino di Avanti Montevarchi che ricorda come “in democrazia le minoranze interrogano e il governo risponde” e ripropone a Chiassai le stesse domande su come intenda opporsi “all’ampliamento e al differimento della chiusura di Podere Rota” ipotizzati da Ghinelli e alla decisione “di aumentare per il 2019 del 3,4 % la Tari nell’Ato Toscana”. In ultimo Valdarno Sviluppo. La Commissione non si riunisce da mesi, spiega, per mancanza del numero legale, “anche di consiglieri della maggioranza; Camiciottoli ha già pronta la relazione ma nell’ultima seduta valida – avvenuta dopo tre rinvii – è stato richiesto di acquisire nuovi documenti che già in passato la struttura comunale non è stata in grado di produrre. Prima Montevarchi rilancia la novella, già raccontata dall’assessore al Bilancio Bucciarelli, del milione e passa di danni che Valdarno Sviluppo avrebbe creato al Comune. E allora perchè il liquidatore prima e il giudice poi- conclude – hanno respinto il conto presentato da Palazzo Varchi concedendo poco più di 100 mila euro? E, di conseguenza, perchè è stato accettato quel verdetto con accordo del 28 settembre 2017?”

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