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109 anni fa nasceva il grande Gino Bartali, immenso campione di tutti…

Il 18 luglio 1914 nasceva Gino Bartali: vedeva la luce nel piccolo borgo di Ponte a Ema che allora era per davvero un posto a se stante diviso dalla città da campi e poderi sempre ben coltivati. Chi è stato Gino per lo sport è cosa nota, così come lo è il suo impegno silenzioso verso le persone in difficoltà. Io invece ho tanti ricordi, fin da quando, giovane cronista, ebbi modo di intervistarlo e di raccoglierne le memorie sportive con tanto di bocca spalancata.
C’era in lui quel tratto di modestia anche un po’ ingenua, forse, nel raccontarsi e nel raccontare le proprie imprese, un tratto comune ad altri campioni grandissimi di quel tempo. Penso per esempio a Silvio Piola, che incontrai una fredda mattina del 1986 al vecchio stadio di Vercelli…Bene…il grande Silvio, ancora lucidissimo ed elegante, si presentò all’appuntamento con il giovane cronista con un fascio di giornali dell’epoca che ne raccontavano le glorie sportive, del resto ampiamente conosciute da tutti.
Anche Gino amava raccontarsi intervallando la narrazione di un episodio magari del Tour o del Giro con la solita domanda…”Se non ci credi lo puoi chiedere…” e qui scattava il riferimento ad una persona all’epoca ancora vivente e magari della nostra zona. Al che, e dopo varie interruzioni, tutto finiva con la fatidica risposta…”Gino ci si crede, stai tranquillo” e si ripartiva.
Mi ritengo fortunato ad aver conosciuto questi ” miti” ed essermi abbeverato dei loro racconti ed aneddoti che porterò sempre con me. Gino festeggiava un tempo il compleanno al Tour de France, quel Tour che il prossimo anno partirà proprio da Firenze ricordando sia lui che il grande Gastone Nencini. E che oggi vivrà forse la tappa decisiva per la vittoria di questa combattutissima edizione.

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