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Serristori. I Cobas: “L’annuncio della Asl fumo negli occhi”

Parlano di “bluff” da parte della Asl Toscana Centro Domenico Mangiola e Andrea Calò, rappresentanti dei Cobas, intervenuti a seguito dell’annunciato ampliamento dell’attività ambulatoriale della neonatologia e pediatria dell’ospedale Serristori di Figline. Per i sindacati il comunicato, che arriva a poche ore dall’incontro in Comune richiesto dai Cobas, rappresenta un “goffo tentativo di coprire lo smantellamento in atto”.
“Un annuncio a “costo zero”, fatto anche a seguito del pensionamento della Dottoressa Pistone, una professionista apprezzata, non solo dai lavoratori, ma dalle donne, mamme e famiglie della comunità valdarnese, per cessazione dal servizio avvenuto in questi giorni, a cui non è seguita alcuna sostituzione – hanno detto Mangiola e Calò -. Da due pediatri si passa ad un solo professionista con la solita tiritera che il servizio sarà della Usl Toscana Centro, cosa che dovrebbe essere già in funzione da tempo a seguito della famosa messa in rete tra i due ospedali”.
“Altro che potenziamento e/o implementazione di specialistiche, al contrario si tratta di una ennesima sottrazione di risorse, di servizi e personale medico sindacalmente e socialmente inaccettabile!!! – Hanno tuonato i Cobas -.
Forse giova ricordare che grazie alla mobilitazione del 2017 la pediatria e la neonatologia, una specialistica da tempo accreditata non solo dai numeri ma anche dalla partecipazione delle persone che ne hanno riconosciuto la sua funzionalità e professionalità, fu salvata da un analogo tentativo di smantellamento da parte dell’azienda, che fece clamorosamente marcia indietro”.
I sindacati ricordano che, allora, fu assicurato l’incremento dei pediatri e un servizio erogato 6 giorni su 7, con l’attivazione di un Day Service che garantiva un percorso di presa in carico dei piccoli pazienti e delle famiglie, con una attività di consulenza di pronto soccorso, di monitoraggio dei bambini post ricovero ospedaliero e follow up sulle patologie croniche e con accesso diretto. “Il servizio – spiega il sindacato – prevedeva percorsi agevolati per consulenza con la cardiologia, dermatologia, otorinolaringoiatria e esami di radiologia. Inoltre è stato implementato il progetto cosiddetto “percorso family” che metteva in rete i pediatri territoriali con il reparto ospedaliero, garantendo un accesso diretto per l’esecuzione di terapia complesse in Day Hospital, analisi del sangue e diagnostica radiologica, con risposta entro le ore 12 della giornata di ingresso del bambino, oltre l’esecuzione di test allergologici per 2 giorni alla settimana”.
“Giova altresì ricordare – hanno continuato Mangiola e Calò – che l’Azienda e il Dipartimento Materno Infantile Usl Toscana Centro credeva così tanto alla pediatria e neonatologia del Serristori che alle strumentazioni necessarie per garantire una adeguata assistenza ci pensò nel 2018 il Calcit del Valdarno Fiorentino, che donò alla pediatria uno spirometro portatile per eseguire le spirometrie, ovvero le prove di funzionalità respiratoria nei piccoli pazienti affetti da malattie respiratorie di vario tipo, come ad esempio l’asma bronchiale, che è la più comune., mentre l’ecografo in dotazione alla pediatria e neonatologia aspetta ancora una sonda pediatrica per entrare in funzione: ma a chi la raccontate? Questo servizio è stato attivo anche durante la fase emergenziale pandemica”.
Insomma, per i Cobas il riassunto è presto fatto: i pediatri da 2 unità diventano 1 con la proiezione del pediatra dall’Osma,; i giorni di apertura del servizio pediatrico e neonatologico passano da 6 giorni alla settimana, per ora, a 3; l’allergologia passa da 2 a 1 giorno; i prelievi ematici effettuati tutti i giorni ad accesso diretto si ridurranno al solo lunedì e venerdì dietro appuntamento, tutte le altre attività specialistiche già presenti si ridurranno alla sola otorinolaringoiatria. Mangiola e Calò ricordano poi che finiscono i percorsi agevolati e rapidi per la radiodiagnostica e viene spacciato quale potenziamento una cardiologia pediatrica che consiste nel trasferimento dell’attuale cardiologia per tutti i cittadini nei locali della pediatria, “una operazione che altro non è, che l’anticamera dello smantellamento del servizio vero e proprio di cardiologia. Questa – hanno aggiunto – è la presa in giro dell’azienda, i cui manager sappiamo essere solo esecutori gestionali di scelte politiche delle quali è nostra intenzione chiedere se c’è il consenso dei primi cittadini o no: Se questo non ci fosse pretendiamo che Mugnai, Giunti, Lorenzini in qualità di Sindaci rispediscano al mittente questa falsa implementazione”. Nell’incontro di domani i Cobas chiederanno un chiarimento definitivo a tutti i soggetti coinvolti, a partire dal Governatore della Regione Toscana Giani, dall’Assessore alla Salute Bezzini, dai Sindaci del Valdarno Fiorentino e dalla Direzione Generale della Asl.

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