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Gruppo Beltrame. Approvato il bilancio. Ricavi oltre il miliardo di euro. “Il 2017 anno positivo”

Hanno superato il miliardo di euro i ricavi netti consolidati del gruppo Beltrame, che ha uno stabilimento anche in Valdarno, a San Giovanni. Numeri emersi dal bilancio 2017, approvati il 27 aprile scorso dall’assemblea degli azionisti. Quello passato è stato un anno molto positivo per il colosso siderurgico, il cui fatturato ha raggiunto i 1.072 milioni di euro, contro i 942 del 2016, con un incremento del 13,7%. I volumi di vendita sono invece passati dalle 2.062 tonnellate del 2016 alle 2.031 tonnellate del 2017, con una riduzione pari all’1,5%. In miglioramento l’Ebitda, che ha raggiunto i 94,9 milioni di euro, 8 milioni in più rispetto al bilancio precedente. Come hanno ricordato i vertici aziendali, nel corso del 2017 AFV Beltrame Group ha confermato una dinamica di consolidamento e crescita dei margini economici, raccogliendo i frutti del piano industriale lanciato, a fine del 2014, dall’amministratore delegato Riccardo Garrè, focalizzato sulla razionalizzazione dei costi, delle strutture interne e delle politiche commerciali.
“La redditività delle diverse linee di prodotto – si legge nella reazione – è migliorata e si è confermata su ottimi livelli. La linea laminati mercantili ha mostrato un leggero calo di volumi (1,2%), ribadendo peraltro la leadership nel segmento in tutti i mercati di riferimento, e confermando una redditività ad ottimi livelli per un ulteriore rafforzamento delle performance degli stabilimenti italiani e francese. I progetti di investimento sono inoltre finalizzati al mantenimento di elevati standard di sicurezza ed ambiente”. Insomma, risultati soddisfacenti per l’azienda, legati anche ad un piano industriale che ha focalizzato le fabbriche sulle diverse linee di prodotto, permettendo di semplificare le strutture, di migliorare efficienza e la qualità del prodotto. Per quanto riguarda il 2018, l’anno si è aperto con una domanda di acciaio in trend positivo, a fronte di una crescita economica in tutte le regioni del mondo. Restano però i rischi derivanti dalle tensioni commerciali e geopolitiche.
“Ci aspettiamo, in assenza di fattori di crisi di particolare rilievo, solide performances in possibile e ulteriore miglioramento – hanno concluso i vertici del gruppo -. Abbiamo l’opportunità, le risorse e lo spirito per concentrarci sul futuro, interpretando i nuovi trend di prodotto e tecnologia e valutando i nuovi modelli di business “.

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