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A Montevarchi incontro sulla sanità organizzato dalla coalizione di Silvia Chiassai. “Grande partecipazione”

Si sono detti estremamente soddisfatti della risposta della gente gli organizzatori dell’incontro pubblico che si è tenuto ieri sera nei locali della Bartolea di Montevarchi. All’ordine del giorno, il futuro della sanità in Valdarno. Un appuntamento voluto dallo schieramento a sostegno della candidata Silvia Chiassai, che ha sottolineato come la grande partecipazione sia la testimonianza che i montevarchini sono fortemente preoccupati delle prospettive del loro ospedale. “La presenza di candidati sindaci e rappresentanti delle diverse liste ad eccezione del Pd – hanno ribadito gli organizzatori – ha permesso ai cittadini di capire chi è interessato veramente alla nostra salute. Chi non ha partecipato o non ritiene importanti i bisogni socio-sanitari dei montevarchini o non ha avuto il coraggio di difendere le proprie tesi, forse perché deboli o senza fondamento”. E’ stato ricordato che su temi come questi non c’è destra e sinistra. Ci sono infatti battaglie che sono giuste e basta. Ieri sera erano seduti sullo stesso tavolo i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Mugnai, dei 5 Stelle Quartini e di Si Toscana Sarti, “tutti uniti nel sostenere la necessità di una forte opposizione a livello comunale alla politica sanitaria regionale, prima che sia troppo tardi per il nostro ospedale”. Lo schieramento a sostegno della Chiassai ha aggiunto di aspettarsi un intervento della Regione, con accuse di allarmismo e propaganda elettorale. “In realtà – ha detto – Rossi, la scorsa settimana a Montevarchi, ha detto chiaramente che i bisogni dei cittadini vanno organizzati in filiera, un’affermazione che fa capire chiaramente la considerazione che il Pd ha di noi cittadini. Quindi, come dice il governatore saremo costretti a spostarci presso le altre strutture della nostra Area Vasta per molti servizi, come previsto dalla Legge Balduzzi”. Per Silvia Chiassai e i suoi sostenitori il sindaco avrebbe dovuto difendere il diritto alla salute dei suoi cittadini, lottando per il Distretto Unico. “Ma la sudditanza alla Regione – hanno sottolineato – ci ha fatto perdere una occasione storica che ricadrà su tutti noi”. Dopo aver accusato i sindaci di non aver utilizzato quasi un milione di euro destinato alla non autosufficienza, alle liste d’attesa, alla prevenzione e alle dipendenze (“Ci chiediamo di chi sia la colpa, dell’incapacità dei sindaci oppure è una strategia del Pd Regionale che sbandiera soldi che in realtà non spende e si riprende per colmare il buco di bilancio della regione?”), Chiassai&C. hanno concluso ricordando che il prossimo sindaco di Montevarchi avrà un’opportunità decisiva per salvare l’ospedale della Gruccia. “Ma lo potrà fare solo un amministratore fuori dal potere regionale del Pd”.

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