Nei giorni scorsi la lista civica “Terranuova in Comune” è intervenuta in merito ai lavori di predisposizione della banda ultra larga nel capoluogo, sottolineando come, però, alcune frazioni collinari non abbiano nemmeno la banda larga, quella indispensabile per navigare almeno discretamente. Ed è stata chiamata in causa anche l’amministrazione comunale, che tramite l’assessore Romei ha risposto in queste ore.
“La lista civica – ha detto – confonde cose diverse. I prossimi interventi relativi alla banda ultra larga sono frutto di provvedimenti regionali rivolti a zone con consistente presenza di aziende per favorirne la competitività. Non è il Comune che fa gli interventi di estensione della banda. Quindi sbaglia Terranuova in Comune a indicare l’amministrazione come il soggetto che ha scelto chi siano i destinatari delle opere”.
Deborah Romei ha poi ricordato che i lavori che porteranno la banda ultralarga a Terranuova sono finanziati dalla Regione Toscana, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, ed eseguiti per raggiungere gli obiettivi definiti dalla strategia Europa 2020 e dell’Agenda Digitale Europea. “Si tratta – ha aggiunto – di un accordo firmato lo scorso marzo che dà avvio a lavori sull’infrastruttura per lo sviluppo dell’economia digitale che non sono in alcun modo collegati al primo bando, da circa 29 milioni di euro, risalente a giugno 2015 a cui fa riferimento la lista civica”.
L’assessore ha poi ricordato che questa nuova tranche di lavori sarà molto utile per le aziende del territorio. Complessivamente in Toscana saranno investiti 228 milioni di euro, i primi dieci cantieri si apriranno tra luglio a settembre ed entro tre anni tutti i comuni toscani saranno interessati.
“Ridurre il digital divide continua ad essere un impegno della Regione – ha proseguito la Romei – e cantieri come questo lo dimostrano: Terranuova rientra tra i primi comuni nei quali verranno svolti i prossimi interventi di estensione della banda ultralarga. Infatti – ha concluso – il nostro territorio fa parte delle zone a maggior presenza di imprese industriali e agricole. La capacità di essere competitivi per le aziende passa anche attraverso le nuove tecnologie e i servizi ad esse collegate”.