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Baratto Amministrativo. A San Giovanni si studiano le soluzioni

Probabilmente se ne riparlerà nel 2017, ma a San Giovanni l’amministrazione comunale, in questi mesi, sta studiando la possibilità di attivare il “baratto amministrativo”, che in altri comuni, anche valdarnesi, è già una realtà. La giunta Viligiardi sta verificando quali tipologie mettere in campo e soprattutto in che modo individuare i soggetti che potrebbero accedere al baratto. Si stanno cercando esempi sui cui lavorare per stilare poi un regolamento definitivo che, comunque, non sarà pronto prima di fine anno o inizio 2017. L’obiettivo è quello di venire realmente incontro alle famiglie in difficoltà e a chi non riesce a pagare tasse e imposte comunali, ma c’è la volontà di evitare che emerga un sistema surrettizio al pagamento delle imposte. Il baratto amministrativo, in pratica, è la cessione di manodopera in cambio di un risparmio in termini tributari. I comuni, come si legge nel provvedimento legislativo , possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare, ad esempio, la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in generale la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In base al tipo di intervento e all’impegno assunto dal cittadino, spetterà poi al comune decidere se ridurre del tutto oppure solo in parte le tasse.

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