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Buon compleanno caro Gianni! Oggi Rivera compie 80 anni. Lo saluta il nostro Leonardo De Nicola, suo grande tifoso

80 anni non sono certamente pochi, ancor più se riguardano una persona per cui hai delirato da ragazzo sfiorando i limiti dell’idolatria assoluta. Milanismo e Riverismo, due cose che non saprei disgiungere nella mia vecchia oramai militanza da…tifoso: per i “rossoneri” della mia generazione Gianni è stato l’idolo sportivo per antonomasia, il campione al quale aggrapparsi sempre nella buona e nella cattiva sorte, la classe pura, l’inventiva senza uguali. Alla faccia poi di tutti gli abatini del caso, della presunta mancanza di vigoria, delle polemiche create ad arte. Ma avete voi visto giocare Rivera? Io sì e più di una volta e qui dico per fortuna, infischiandomene dell’ anagrafe .

In un Milan-Foggia riuscii persino a toccarlo sentendo sotto il polpastrello la lana della maglia rossonera con le righine sottili e con il grande numero 10 bianco. Ero appostato in quello che era un tempo il parterre di San Siro vicino al terreno di gioco e, approfittando di un azione di calcio d’angolo, sporsi la mano fra le inferriate fino a sfiorare i nobili lombi del mio idolo. Rivera è stato il genio dell’assist, per lui parlavano testa e piedi ma anche il corpo, con un linguaggio tutto proprio fatto di movenze, sterzate, pause, accelerazioni atte a prendere in contropiede l’avversario di turno.

Fu un certo Pedroni a segnalare ad un titubante Gipo Viani il quindicenne Rivera di stirpe mandrogna, erede in maglia grigia alessandrina di altri celeberrimi half come Adolfo Baloncieri e Giovanni Ferrari. Fu per venti stagioni campione in campo e personaggio spesso controcorrente fuori, lontano insomma dallo stereotipo del calciatore di allora, gioca, prendi lo stipendio e taci. Un altro protagonista di quel Milan della mia perduta giovinezza oggi avrebbe ugualmente tagliato il traguardo degli 80, Roberto Rosato, detto “faccia d’ angelo”, difensore della più bella specie. In quanto a Rivera, chi scrive non può che dirgli “grazie”, per tutti i colpi che ci ha regalato, per la sua classe senza tempo e…per avermi fatto a lungo sognare.

Intanto dalla memoria e dagli archivi rispunta una foto relativa al 1983 .A Montevarchi veniva inaugurato il Milan club Valdarno alla presenza dell’ intera squadra rossonera e dell’ ex capitano del Milan al tempo primo dirigente della società rossonera . La foto si riferisce a quella giornata di febbraio e ritrae ,fra gli altri ,il presidentissimo del club Lorenzo Piovosi .

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