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Sangio e Monte. Tutto bene quel che finisce bene, ma…

Si chiude domenica il campionato di serie D, oramai lontani i tempi di quando si giocava fino a giugno inoltrato e si andava al campo con le infradito. Sangiovannese e Montevarchi hanno strappato la permanenza in categoria con una giornata di anticipo, che di per sé non è una gran cosa, se si commisura al blasone e al seguito delle due società (voto alle tifoserie altissimo). L’ultima giornata ci dirà quale delle due storiche rivali precederà l’altra in classifica (al momento due lunghezze di vantaggio in classifica per gli azzurri, in caso di arrivo alla pari il Montevarchi avrebbe la meglio per i due derby terminati con un pari ed un successo rossoblù).

 

 

Il cammino del Marzocco, reso in queste ore gonfio di tristezza per la tragica scomparsa di Marco Merli, ha avuto un andamento clamorosamente double face. Un girone di andata da 4 in pagella è stato ribaltato da un ritorno da 9 che ha consentito ai ragazzi di Atos Rigucci di raggiungere una salvezza ritenuta impossibile a gennaio. Passando…attraverso una rivoluzione tecnica senza precedenti, una scommessa azzardata ma poi rivelatesi vincente : tanto da dire oggi come in sostanza ci siano state a San Giovanni due squadre distinte e non solo due allenatori come Rigucci e Bencivenni. Bravo comunque lo stesso Rigucci a creare intorno a sé un ambiente coeso e a dare una scossa a tutto l’ambiente. Poi che la squadra di avvio di campionato sia stata tutta da buttare è sicuramente un opinione discutibile.

Anche il Montevarchi è passato attraverso il cambio di panchina, da Simone Calori a Loris Beoni: la squadra rossoblù ha navigato spesso sopra la zona salvezza per esserne poi risucchiata all’indomani di un derby al Fedini giocato meglio degli avversari ma che ha finito poi come per paralizzare ed ingessare la squadra, passata in una fase del campionato dal più 5 sulla Sangiovannese al meno 5 in classifica dagli stessi azzurri. Il finale tuttavia ha finito per premiare il tecnico e la squadra capace con un ultimo scatto di allontanare lo spettro di un’altra clamorosa ma immeritata retrocessione, anche tenuto conto del valore tecnico dell organico.

Calato il sipario, ci sarà ora ovviamente da programmare la prossima stagione che dovrebbe vedere nel lotto delle avversarie anche il neopromosso Siena. La Sangiovannese del dopo Merli dovrà riscrivere il proprio assetto societario ed è francamente al momento prematuro sapere in quale direzione andranno i dirigenti e la società stessa. A Montevarchi ovviamente molto ancora dipenderà dalle risorse che questa dirigenza vorrà mettere sul piatto…Staremo insomma a vedere, di sicuro escono vincenti ancora una volta le due tifoserie, capaci ancora di riversare passione ed amore alle rispettive squadre.

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