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Claudio Cincinelli. “Le mie idee per Montevarchi. Sanità, centro storico e servizi

Claudio Cincinelli è il candidato sindaco per Montevarchi per la lista “Montevarchi Alternativa”. La nostra redazione gli ha chiesto di approfondire tre tematiche inserite nel suo programma di governo e lui ha scelto sanità, centro storico e servizi pubblici.

Partiamo dalla sanità. E’ forse il tema più sentito dai cittadini…

“In effetti quella della salute pubblica è una questione primaria e il sindaco ne deve essere il primo tutore. Non si è costituito il distretto sanitario unico con il Valdarno Fiorentino e la diminuzione dei servizi sembra ormai certa. Noi non lo vogliamo. Lavoreremo per scongiurarlo anche se le speranze sono minime. Il nostro ospedale non solo deve essere depotenziato, ma deve essere rafforzato. Da questo punto di vista potrebbe anche aiutare lo studio sulla cannabis terapeutica, se ovviamente dovesse essere approvata la legge nazionale”.

Veniamo al centro storico. Quali sono le sue ricette?

“La riqualificazione del centro storico è fondamentale perché rappresenta la nostra cartolina. Via Roma nonostante sia stata rifatta, è fatiscente , ci sono crepe, i tombini sono inguardabili e il rischio di cadute è concreto. I vicoli, nonostante il sindaco abbia detto di averli sistemati fanno orrore. Vengono usati come orinatoi e sono stati riqualificati solo in parte. Infatti si è messo mano all’impiantito, ma non alle mura. Bisogna poi rivalutare la parte architettonica di Montevarchi, con opere non di facciata, ma strutturali, magari rimettendo mano al regolamento urbanistico. Occorre infatti andare incontro a chi vuole ristrutturare. C’è poi necessità di una sburocratizzazione delle procedure, per facilitare l’apertura di nuovi negozi, per il rientro abitativo e per chi ha comunque voglia di investire nel centro storico della nostra città”.

Il terzo punto è legato ai servizi pubblici, in particolare acqua e rifiuti. Quali sono le due idee in proposito?

“Per quanto riguarda l’acqua, c’è stato un referendum nel 2011 che viene continuamente disatteso. I dati che vengono forniti da Arpat sono preoccupanti. La qualità delle acque che utilizziamo a scopo potabile peggiora costantemente e l’idea del Governo italiano è quella di privatizzare ancora di più il servizio idrico. Questo non lo vogliamo. Il 2021 scadrà il contratto con Publiacqua che dovrà essere ridiscusso. L’azienda fiorentina, nei prossimi anni, si dovrà quindi dare molto da fare. Noi, se vinceremo, le staremo infatti con gli occhi addosso e dovrà lavorare molto se vorrà rinnovare il contratto di servizio. Per quanto riguarda i rifiuti ci sono iniziative molteplici sulla raccolta differenziata. Il sistema della differenziazione può portare reddito per il comune, ma in questo momento rappresenta solo una fonte di ricchezza per Sei Toscana”.

In conclusione. In caso di vittoria, con quali criteri comporrà la giunta di Palazzo Varchi?

“ I criteri sono semplici: onestà, condivisione del nostro programma e dei nostri ideali e competenza nei vari settori”.

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