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Cobas:” la chiusura dei servizi al Serristori continua anche nella fase 2 dell’emergenza Covid”

I Cobas della Asl Toscana Centro tornano a parlare di nuovo del Serristori. “ Allo stato attuale- scrivono- l’ospedale di Figline non è altro che il simulacro di una casa di riposo.Le nostre sale operatorie sono inspiegabilmente chiuse a fronte di quelle aperte, con i soldi pubblici, nelle strutture private e con il paradosso che a Frate Sole, e alla Valdisieve Hospital vi operano nostri specialisti chirurghi e ortopedici e quando sorgono delle complicanze post intervento il paziente viene trasferito, come recentemente è avvenuto, nella struttura pubblica. Ma tranquilli la Sindaca Mugnai sta monitorando per i cittadini.”
“La Sub intensiva è ancora chiusa- continuano i Cobas- anestesisti e infermieri del Serristori (nonostante le centinaia di assunzioni mediche e infermieristiche e il ricorso a piene mani dalle agenzie interinali) trasferiti a forza all’ospedale SMA, che, mentre sembrava giustificabile pubblicamente nella fase emergenziale non trova comprensione ora con la diminuzione dei ricoveri Covid-19. Qualche amministratore rassicura che gradualmente tutto si normalizzerà, al contrario il grosso degli anestesisti rimarrà altrove e una sola unità lavorerà sulle 6h giornaliere rispetto al servizio di prima, che ne prevedeva la presenza sulle 24h. Il Pronto Soccorso è ancora chiuso la notte: nonostante il blocco degli accessi da parte del 118, nonostante gli appelli degli amministratori e manager a non recarsi al presidio Serristori, in questo periodo sono aumentati gli accessi giornalieri e quasi ogni notte ci sono 4 cittadini che alla chiusura delle ore 20,00 attendono la mattina per ricevere cure. E così gli infermieri prestano le proprie competenze ai malcapitati mentre l’unico medico internista presente lavora in contemporanea nelle tre medicine in assenza totale di un anestesista e di un chirurgo come era nel periodo pre-covid. Questo alla faccia della presa in carico e della sicurezza del paziente. Mentre i cittadini si ribellano al blocco del Pronto Soccorso, la Sindaca Mugnai sta monitorando per garantire i bisogni sanitari della popolazione con queste conseguenze. Sarebbe interessante in questo caso sapere il parere del Nas e della Procura della Repubblica.”
I Cobas concludono chiedendo il rientro immediato di tutti gli operatori sanitari e medici, la riapertura della week surgery, della sub intensiva, del pronto soccorso, delle sale operatorie. nonché venga posta fine alla situazione in essere di estrema gravità per gli operatori e pazienti e che il Serristori venga rilanciato e messo in sicurezza.”

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