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Cresce la “famiglia” della Ostetricia e Ginecologia all’ospedale della Gruccia

Nuovi ingressi nel team di ginecologi del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Santa Maria la Gruccia.
Nei giorni scorsi sono arrivate due giovani professioniste con un importante curriculum accademico e di esperienza nel settore.
Tiziana Tomaiuolo proviene dall’Ospedale Careggi di Firenze e da tempo è impegnata nella ricerca e gestione delle pazienti affette da diabete in gravidanza. Una patologia che in Valdarno ha un’incidenza più elevata rispetto a tutte le altre zone dell’Area vasta. L’ambulatorio “diabete gestazionale” è formato da diabetologi, nutrizionisti, infermieri ed ostetriche.
Serena Pinzauti, di formazione senese, è esperta in gravidanza a rischio. Ha pubblicato numerosi articoli scientifici nell’ambito dell’endometriosi pelvica, una patologia spesso invalidante e che rappresenta una delle malattie ginecologiche trattate anche chirurgicamente.
“Con l’inserimento di queste professioniste, referenti per gli ambulatori della gravidanza, – ricorda la Asl – si è investito in percorsi assistenziali qualificati e ben definiti, in grado di garantire risposte di qualità”.
Se la donna in gravidanza non presenta rischi viene seguita fino al parto nel percorso della gravidanza fisiologica o a basso rischio ostetrico (BRO) dalle ostetriche, guidate da Stefania Mugnai, che garantiscono il supporto durante l’ultimo periodo, il travaglio e la nascita del bambino.
L’assistenza ostetrica prosegue anche dopo il parto offrendo supporto per aiutare nell’allattamento al seno. Un numero di telefono, 055-9106925, è attivo H24 tutti i giorni. Per le mamme in visita al monoblocco presto sarà allestito un luogo attrezzato per allattare e cambiare il proprio bambino.
“Un adeguato accesso ai servizi, la continuità assistenziale e il supporto dei professionisti – afferma Francesco Catania direttore della ginecologia e ostetricia di Montevarchi – è quanto viene assicurato alla donna. Il lavoro in rete dei professionisti dà risposte più precise e in minor tempo, snellendo così i percorsi assistenziali. Il medico di famiglia che invia la donna ai vari ambulatori specialistici ha un referente diretto, il responsabile dell’ambulatorio”.
A breve sarà attivato all’ospedale del Valdarno un ambulatorio di supporto alla fertilità che farà riferimento alla procreazione medicalmente assistita di Cortona.

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