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Domani a Bucine il “Paolo Rossi day”. A lui sarà intitolato lo stadio

Da domani lo stadio comunale di Bucine sarà “stadio Paolo Rossi”. Un modo per ricordare un personaggio straordinario, che ha lasciato la vita terrena nel dicembre scorso e che risiedeva nel paese della Valdambra, a Cennina, dove gestiva con la moglie Federica una struttura agrituristica. La cerimonia di intitolazione inizierà alle ore 16, anche con una partita dimostrativa della Paolo Rossi Academy e delle vecchie glorie della serie A. Alle 19 sarà inaugurato in via Roma il murales dedicato a Pablito e realizzato dall’artista Chekos’Art. Fino alle 23 poi la manifestazione “Bucine in festa” renderà omaggio al campione della Nazionale con addobbi e mercatino degli hobbisti. I negozi saranno aperti e sarà possibile degustare prodotti locali. Inoltre le vie del paese saranno accompagnate dalla musica di Niki dj. Allo stadio e in paese sarà poi possibile acquistare la maglietta ricordo della giornata con offerta a favore della Misericordia della Valdambra per l’acquisto di una nuova ambulanza. Allo stadio l’ingresso sarà su prenotazione con obbligo di Green Pass. Pablito era legatissimo al Valdarno. Il suo era stato un vero e proprio “colpo di fulmine”. Si era infatti innamorato delle colline della Valdambra e a Poggio Cennina, insieme alla moglie Federica, gestiva una struttura agrituristica. Era insomma un valdarnese adottato.
Si recava spesso nel centri del fondovalle per fare acquisti e svolgere pratiche e rispondeva a tutti al saluto. L’ultima cerimonia pubblica a cui ha partecipato nel territorio risale al 2 luglio 2019. Fu una serata magica a Montevarchi, con un vero e proprio parterre de roi in occasione della XXIII edizione del Premio Internazionale “Fair Play Menarini”, dedicato ai valori della correttezza, tolleranza e solidarietà nello sport. Ma sono state innumerevoli le manifestazioni che lo hanno visto protagonista. Nel dicembre di sei anni fa inaugurò a San Giovanni Valdarno la XII^ Rassegna di Presepi a cura dell’Associazione Culturale “Natale nel Mondo”, che aveva come titolo “Verso Rio 2016”, legata alla natività e agli usi, costumi e tradizioni di Paesi che avrebbero partecipato nei mesi successivi ai giochi Olimpici estivi di Rio de Janeiro. Nel giugno del 2012, a Bucine, suo comune di residenza, aveva presentato, per la prima volta in Valdarno, il libro che aveva scritto con la moglie, la giornalista Federica Cappelletti dal titolo “1982: il mio mitico mondiale”. Aveva voluto raccontare la sua straordinaria esperienza spagnola. Dalle prime partite del girone eliminatorio alle sfide memorabili con Argentina e Brasile. Poi la semifinale con la Polonia e la finalissima con la Germania.

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