Cerca
Close this search box.

Giovani e politica. Samuele Fabbri e il “Progresso Sociale Valdarno”

Come ogni settimana la rubrica di Valdarno 24 sui giovani e la politica continua e oggi conosciamo Samuele Fabbri. Samuele, oltre ad un brillante percorso di studi, ha deciso di impegnarsi in prima linea sul piano politico. Classe ’93, residente a Montevarchi Samuele è cofondatore di un’associazione politica ‘Progresso Sociale Valdarno’.

-Quale è la storia del tuo rapporto con la politica?

“La politica per me è stata una passione fin dai primi anni del liceo. Ho iniziato a farla attivamente nel 2012 quando mi sono iscritto al Partito Democratico, nel quale sono rimasto fino al 2016, anno in cui con alcuni amici abbiamo deciso di lasciare il partito. Scelta che ho preso non tanto perché non condividevo più i valori, ma più che altro perché ritenevo errati i modi con cui si cercava di risolvere i problemi. L’anno scorso con questi amici abbiamo deciso di fondare un associazione politica ‘Progresso Sociale Valdarno’ di orientamento di centro sinistra. L’associazione mira a riportare le persone a parlare di politica, e si propone di ascoltare i problemi dei cittadini per cercare soluzioni più concrete, più nuove rispetto a quelle che sono state adottate fino ad ora”.

– Quale è stato o è il tuo percorso di studi?

“Ho fatto il liceo classico e mi sono laureato in storia medievale. Di recente ho iniziato a lavorare all’università per la quale sto conseguendo un dottorato di ricerca in storia medievale”.

 – Hai qualche modello a cui ti ispiri?

“In realtà non ho una persona modello alla quale mi rifaccio. Mi ispiro a modelli politici che pongono al centro lo sviluppo della persona piuttosto che quello economico. Di conseguenza tutti i politici che in un modo o nell’altro hanno seguito questo ideale rientrano nei miei modelli, anche perché secondo me se non costruiamo le persone, non costruiremo mai un modello di società funzionante. Politici che si avvicinano ai miei valori sono Giorgio La Pira, Aldo Moro ma anche tanti altri”.

– Cosa pensi del rapporto tra giovani e politica ?

“C’è un evidente problema di linguaggio secondo me. La politica ha delle difficoltà nel parlare con i giovani, anche sui temi che stanno a cuore ai ragazzi. Quando prova ad affrontare temi d’interesse giovanile lo fa in modo timido e spesso sbagliato, esempio ne sono i recenti sviluppi di argomenti come l’eutanasia, la cannabis e l’omofobia. Vi è anche chiusura nei confronti dei giovani da parte dei grandi partiti che spesso non lasciano spazio ai ragazzi e i pochi che trovano spazio lo fanno con difficoltà e spesso non vengono presi sul serio. Sta a noi ragazzi iniziare a farci sentire a gran voce”.

Articoli correlati