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Il centro sinistra di San Giovanni: “Le liste civiche hanno votato contro un documento che chiede la chiusura della discarica!!”

“Hanno votato contro la presentazione di nuovo piano dei rifiuti che superi la logica del conferimento in discarica, intraprendendo la strada dell’economia circolare, impedendo l’apertura di nuove discariche, l’ampliamento di discariche già esistenti, comprese quelle per rifiuti speciali. Questa è stata la chiusura del consiglio comunale che ci hanno regalato le Liste Civiche dopo tutti gli sforzi di condivisione del gruppo di centro sinistra, dei 5Stelle e della Lega”. Un’accusa molto dura quella lanciata in queste ore dal centro sinistra di San Giovanni, a poche ore dal consiglio comunale straordinario che si è tenuto ieri sera in piazza Masaccio.  Il parlamentino si sarebbe dovuto concludere con un documento di sintesi che non è stato trovato. O meglio, è stato trovato, ma non all’unanimità. L’atto, infatti, è stato approvato dalla maggioranza, da Antonio Guidelli della Lega Salvini Premier e da Tommaso Pierazzi del movimento 5 Stelle. Le liste civiche, invece, hanno votato contro e hanno attaccato amministrazione comunale e regionale. Insomma, chi pensava che almeno un tema come quello della discarica, come sembrava inizialmente, mettesse tutti d’accordo, è rimasto deluso. E adesso “volano gli stracci”.
“Bisogna essere credibili quando si chiedono cambiamenti, bisogna essere seri, altrimenti si bruciano tutte le possibilità di ottenere qualcosa di rilevante – ha sottolineato il centro sinistra -. Le vicende di questo consiglio, dopo la serata di ieri, assumono un tono cupo. Gli interventi pilotati, le offese gratuite, la diffamazione pianificata, la denigrazione personale e, l’umiliazione dell’avversario, oltre l’umiliazione della politica. Il progetto dei civici è stato chiaro quasi subito, screditare questa amministrazione e il nostro gruppo consiliare, i nostri elettori e per farlo non hanno avuto rispetto nemmeno dei colleghi di minoranza, avendo la sfrontatezza di tentare la distruzione di ogni percorso condiviso. Neanche il rispetto di accordi sovracomunali li ha fermati”.
Accuse durissime, dopo un’intesa durata solo poche settimane che lasciava presagire un’unità di intenti che ieri sera è venuta meno. “Tutti vogliamo chiudere la discarica ma,  come abbiamo visto, mistificare la realtà, stigmatizzare comportamenti inesistenti e sottolineare  la loro esistenza come opposizione totale, è più importante di ogni progetto di futuro, non solo per la nostra città ma per l’intero territorio – ha aggiunto la maggioranza -.
Lo sappiano i cittadini che quella piazza, richiesta dalle liste civiche e ottenuta con i voti di tutto il consiglio, ma soprattutto con i nostri voti,  aveva  per loro uno scopo ben preciso, non quello di parlare del percorso fatto, non quello di chiedere la chiusura della discarica, ma di continuare nel luogo istituzionale più importante, l’opera di distrazione di massa avviata da tempo sui social. Hanno disotterrato l’ascia di guerra e portato il conflitto a livelli maniacali, tirando nella melma della loro ossessione anche i primi cittadini dei sette comuni che hanno aderito al percorso condiviso da tutto il Consiglio Comunale. Noi non abbiamo bisogno di giustificare nulla parlano per  noi le carte bollate prodotte e inviate, parla per noi  la  battaglia del Valdarno per i problemi del Valdarno, che supera anche ogni appartenenza  partitica”.

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