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Il Comitato Pendolari Valdarno interviene sulla Tav: “Risparmiamo le risorse per potenziare il trasporto regionale”

Se non venisse realizzato il sottoattraversamento della Tav a Firenze, le risorse risparmiate potrebbero essere utilizzate non solo per il nuovo tracciato di superficie, ma anche nel trasporto ferroviario regionale e fiorentino, recuperando le fermate e le piccole stazioni cancellate nell’accordo del 2011 e acquistando nuovi treni regionali per i pendolari. Questo quanto dichiarato, in queste ore, dal Comitato Valdarno Direttissima, che per bocca del suo portavoce Maurizio Da Re, si è inserito in un dibattito sovra comunale e addirittura sovra regionale, legato alla costruzione del tunnel ferroviario del capoluogo toscano. Opera strettamente connessa anche all’arrivo, a Santa Barbara, delle terre della Tav. Le recenti esternazioni del sindaco di Firenze Dario Nardella e di Graziano Del Rio, autorevole esponente del Governo Renzi, hanno posto più di un dubbio sulla prosecuzione dei lavori e sulla centralità del progetto. Come ha ricordato Da Re, i pendolari si sentono direttamente coinvolti in questa discussione poiché sono fra le principali “vittime” delle Frecce e degli Italo sulla linea Direttissima. Il Comitato ha voluto ricordare che non esiste alcun rischio di perdere l’Alta Velocità a Firenze, senza tunnel, poiché dal 2009 l’Alta Velocità attraversa Firenze e si ferma a Santa Maria Novella, ma anche a Campo di Marte, dove attualmente hanno la fermata una ventina tra Frecciargento e Frecciabianca. “Le interferenze fra treni AV e treni regionali – ha aggiunto l’associazione – si registrano a Firenze Rovezzano, sulla Direttissima Firenze-Roma, dove c’è il vero “tappo”, e il tunnel non servirebbe a nulla, perché è previsto a valle, all’altezza delle Cure”. La separazione dei flussi fra treni dell’Alta Velocità e Regionali è vista comunque negativamente dal Valdarno, in quanto è legata allo spostamento dei pendolari dalla Direttissima alla linea Lenta-Storica. Uno spostamento che, in base alle denunce del Comitato ha comportato un aumento dei tempi di viaggio, ritardi e disservizi vari. Riguardo poi alle esternazioni del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che si è detto assolutamente contrario alla cancellazione dell’opera, Maurizio Da Re ha ricordato che il Governatore, nell’estate del 2014, dichiarò che non avrebbe firmato alcun contratto con Trenitalia, fino a quando i convogli regionali non fossero passati avanti a quella dell’Alta Velocità, in modo da consentire ai pendolari di arrivare a destinazione in orario. “Intanto, però, gli inchini continuano – ha concluso il Comitato Valdarno Direttissima – e il nuovo contratto sta per essere firmato”.

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