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Il Comune di Montevarchi aderisce al “Patto per l’Arno”

Il Comune di Montevarchi ha sottoscritto il manifesto d’intenti definito “Un patto per l’Arno”. Si tratta di un percorso partecipativo con enti ed istituzioni che porterà alla definizione e alla stesura di un vero e proprio “contratto di fiume”. L’obiettivo è quello di tutelare una corretta gestione delle risorse idriche, valorizzare il territorio e l’ecosistema fluviale e salvaguardarle dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale delle aree attorno al fiume. Il tutto nell’ottica dell’idea di un Arno pulito, sicuro, da vivere e da promuovere. Il percorso è stato avviato dall’autorità di bacino distrettuale dell’appennino settentrionale in accordo con i consorzi di bonifica territorialmente competenti, Anbi Toscana e Anci Toscana.
“Il fiume Arno si lega indissolubilmente alla storia sociale e culturale del nostro territorio – ha detto il sindaco Silvia Chiassai Martini -. Lo sviluppo di molte attività agricole ed industriali in Valdarno è stato favorito dalla presenza di questa risorsa idrica, punto di riferimento negli anni per le nostre comunità. Per questo motivo, aderire a questo patto significa rispettare e promuovere il territorio e le sue origini, con l’impegno di salvaguardare l’Arno dal punto di vista ambientale, naturale ed economico, cogliendo opportunità diverse che guardino anche all’ecosostenibilità e al turismo, in uno spirito di piena collaborazione tra enti ed istituzioni”.
Il manifesto è racchiuso in quattro mission principali: “Per un Arno pulito”, con la tutela dei corpi idrici afferenti al più importante fiume della Toscana ed una corretta gestione delle risorse idriche; “Per un Arno sicuro”, legato alla salvaguardia dal rischio idraulico e da dinamica fluviale attraverso le politiche di riduzione della pericolosità e di gestione del rischio sul territorio; “Per un Arno da vivere”. Questo obiettivo interessa la tematica della fruibilità delle sponde e del fiume e della riqualificazione dell’ambiente fluviale; “Per un Arno da promuovere”, con la valorizzazione culturale, economica, sociale e turistica dell’ambiente fluviale, le possibili attività sul fiume, dalla pesca alla navigabilità, alla comunicazione e all’educazione ambientale. Tutto questo porterà poi alla stesura di un vero e proprio “contratto di fiume”, incentrato sulla riqualificazione dei territori dei bacini e dei sottobacini idrografici e sul contenimento del degrado ecologico e paesaggistico.
“Il Contratto di Fiume Arno è un maxi contenitore in cui convergeranno e troveranno una sintesi tutte le esperienze realizzate nei vari territori, ha spiegato Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, anticipando la volontà di avviare, nel comprensorio Alto Valdarno, tre distinti contratti per poter focalizzare meglio criticità e punti di forza presenti in ogni area. “Uno di questi – ha concluso – interesserà il Valdarno e abbraccerà tutti i comuni affacciati sul fiume: Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Figline-Incisa Valdarno, Reggello, Rignano sull’Arno per arrivare fino a Pelago. Sarà l’occasione per ragionare insieme delle necessità specifiche del corso d’acqua quando questo attraversa i centri urbani, più popolosi e industrializzati, che richiedono interventi di manutenzione più frequenti e attività di riqualificazione ambientale più importanti”.

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