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“La legalizzazione controllata della cannabis potrebbe favorire il rilancio di Montevarchi”. Clamorosa uscita di Cincinelli

Ad animare un pò il dibattito politico montevarchino, a due settimane dalle elezioni, ci ha pensato, nelle ultime ore, il candidato di “Montevarchi Alternativa” Claudio Cincinelli, che con un’uscita che, sicuramente farà discutere, ha affrontato il delicato tema delle “droghe leggere”. Un problema che, per il candidato sindaco, si potrebbe trasformare in una risorsa. “Noi siamo convinti che l’adesione alla campagna di raccolta firme per la legalizzazione controllata di produzione, commercio e consumo di cannabis – ha detto – possa fungere da aiuto alla ricostruzione e rivalutazione non solo del centro storico, ma anche da rilancio della cittadina stessa. Montevarchi, infatti, potrebbe essere protagonista di un progetto pilota e ottenere così grande visibilità. Questo – ha aggiunto – non vuol dire assenza di regole. Anzi all’inizio forse dovranno esserne previste di più severe e stringenti, per non fare in modo che il volano positivo si trasformi in un boomerang doloroso. Ci sarà bisogno di partecipazione e collaborazione da parte dei cittadini e di vagliare le singole iniziative”. Per il candidato la proposta non è per niente campata in aria e ha citato i casi di altri paesi nei quali si è seguito questo percorso.  In Colorado, Canada, Messico, California, Brasile, Svizzera e Olanda,  il consumo non è aumentato ma c’è stato più controllo, più turismo e più introiti per lo stato.  “Oltretutto – ha aggiunto – c’è da considerare il corollario di attività imprenditoriali che potrebbero sorgere attorno a queste iniziative e non ultimo il lato terapeutico, con i risultati dell’impiego di marijuana nella cura del dolore, delle crisi epilettiche, negli stadi terminali dell’Aids, per alcune forme di cancro, per la sclerosi multipla, per spasmi muscolari e nei casi di mancanza di appetito; tutte casistiche e istanze – ha precisato Cincinelli – di cui l’ospedale della Gruccia potrebbe farsi portavoce e primo interprete, rappresentando un punto di riferimento per tutta Italia”. Secondo il candidato sindaco, insomma, la proposta di legge di iniziativa popolare è una buona base su cui lavorare, ma può comunque essere migliorata in alcune zone d’ombra. Da questo punto di vista Montevarchi Alternativa si propone di essere il primo e principale attore di questa innovazione. “Montevarchi – ha concluso –  ha bisogno di una spinta innovativa e di una visione più moderna e aperta ai tempi che cambiano, per riconquistare quel posto di avanguardia e di riferimento per tutto il Valdarno”.

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