Cerca
Close this search box.

La Regione dice no alla possibilità di tornare indietro sul comune unico. Tuona la lista civica Castelfranco Piandiscò

La proposta era stata avanzata dal consigliere regionale della Lega Nord Marco Casucci, che aveva chiesto alla Regione Toscana di dare la possibilità ai cittadini di tornare indietro sulle fusioni tra comuni, attraverso una modifica del testo unico sugli enti locali. Una richiesta che era stata avanzata in seguito alla raccolta di firme, oltre 1.300, promossa dalla lista civica Castelfranco Piandiscò, che puntava ad nuovo referendum sul comune unico. La Regione, però, ha detto no, provocando la delusione di Casucci e la rabbia del movimento civico guidato da Marco Morbidelli. “Avevamo presentato una proposta che prevedeva, da parte di un numero adeguato di residenti, la possibilità di richiedere di ritornare allo “status quo”(quindi a come era prima della fusione) entro dieci anni dalla sua istituzione – ha spiegato Casucci – , in particolar modo nei comuni con meno di diecimila abitanti. Inoltre – ha aggiunto – proponevamo che un Sindaco avente due mandati sulle spalle non potesse ripresentare la sua candidatura nel nuovo comune nato dalla fusione”. Ma la richiesta è stata bocciata. “Noi – ha concluso l’esponente del Carroccio – rimaniamo però, fermi sulle nostre posizioni, poiché siamo convinti che le fusioni non siano un’opportunità, come ipotizzato dalla Consigliera Valentina Vadi, ma possano, viceversa, nascondere delle insidie per i cittadini.”
Sulla stessa lunghezza d’onda la lista civica Castelfranco Piandiscò, che dopo aver ringraziato il consigliere leghista ha puntato l’indice contro il Pd, accusato di aver bocciato la proposta senza alcuna motivazione e senza portare dati sui risparmi sbandierati. “Ci aspettavamo tanta arroganza dal Partito Democratico in crisi di giustificazioni – ha detto il gruppo consiliare- . Quello che ci sorprende negativamente è il voto del gruppo 5 Stelle, in totale comunione con il Pd. Eppure gli elettori grillini hanno firmato la nostra petizione in massa. Sono rimasti sorpresi anche alcuni esponenti del movimento. Rappresentano davvero le istanze popolari?”

Articoli correlati