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La Regione Toscana dà il via libera all’inchiesta pubblica per l’ampliamento della discarica

Lo aveva anticipato qualche giorno fa l’assessore regionale all’ambiente. E in queste ore è stata pubblicata la delibera con la quale la Regione Toscana autorizza lo svolgimento dell’inchiesta pubblica per l’“adeguamento volumetrico della discarica per rifiuti non pericolosi di Casa Rota”. Una richiesta che era stata avanzata dal comune di San Giovanni, dato che l’impianto, pur essendo localizzato nel territorio di Terranuova, ha un impatto anche sulla città di Masaccio. Lo scorso mese di novembre il consiglio comunale, all’unanimità, aveva approvato un atto di indirizzo dando mandato al sindaco di richiedere l’inchiesta pubblica alla Regione Toscana. E il 2 dicembre, il primo cittadino aveva inviato la lettera al presidente della Regione Eugenio Giani, all’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, alla presidente della commissione ambiente del Consiglio regionale Lucia De Robertis chiedendo di avviare il procedimento.
L’inchiesta pubblica favorisce la partecipazione del pubblico nell’ambito del procedimento di VIA, per l’esame dello studio di impatto ambientale, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazione e delle osservazioni dei cittadini. Il 1 febbraio scorso, su proposta dell’assessore Monni, l’inchiesta è stata autorizzata dalla giunta regionale in quanto ritenuta “lo strumento più efficace per garantire un’ampia partecipazione del pubblico e consentire il coinvolgimento dell’esteso territorio interessato dal progetto oggetto del procedimento”.
“Siamo davvero soddisfatti di questo passaggio che noi riteniamo fondamentale – ha detto il sindaco Valentina Vadi – . L’inchiesta pubblica consentirà di aprire un dibattito strutturato, con regole e procedure precise, a cui tutti coloro che presenteranno delle osservazioni sull’impatto ambientale sul progetto di ampliamento di Podere Rota, potranno prendere parte. Così come potrà partecipare ciascun cittadino interessato alla questione. E’ un atto di trasparenza verso un territorio che si trova ad affrontare un questione così importante che potrebbe pregiudicare il presente e anche le opportunità future. Per questo ringrazio l’assessore Monia Monni: per aver risposto alla richiesta presentata dal nostro Comune e per aver ritenuto indispensabile il coinvolgimento del Valdarno nel procedimento”.
Il procedimento sarà attivato nel rispetto di tutte le normative vigenti, tenendo conto delle limitazioni imposte per gli spostamenti su territorio nazionale e della disciplina di manifestazioni pubbliche. Presidente dell’organismo sarà il dottor Alessandro Franchi, i cui compensi, come quelli ciascun commissario, saranno a carico del proponente, la società Csa Impianti Spa, che dovrà occuparsi anche di tutti gli adempimenti necessari per lo svolgimento del procedimento.
“Aspettando l’avvio ufficiale dell’inchiesta e nel ribadire ancora una volta la nostra più decisa e ferma contrarietà al progetto di ampliamento di Podere Rota – ha concluso il sindaco Vadi – stiamo lavorando per presentare, entro il 20 febbraio, le osservazioni da parte delle istituzioni o dei soggetti interessati sul Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR). Ripeto che il Valdarno ha già pagato un prezzo troppo alto ma non è più disposto a farlo. La discarica di Podere Rota deve chiudere in questo 2021, all’esaurimento dei volumi attuali”.

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