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La Soprintendenza sollecita interventi al Serristori. Il Comitato attacca l’Amministrazione Comunale

Il Comitato per la Difesa dell’ospedale Serristori rende noti i risultati dopo il sopralluogo effettuato al presidio il mese scorso dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Questo a seguito della denuncia partita dallo stesso Comitato sul degrado in cui versano gli edifici del Complesso Ospedaliero. Nei giorni scorsi è stata consegnata alla ASL Toscana Centro e alla Sindaca di Figline e Incisa Mugnai la risposta della Soprintendenza, nella quale si afferma, tra l’altro, quanto segue: “….. si rileva che in effetti sia il complesso della ex Villa di San Cerbone (attuale Ospedale Serristori) sia l’edificio dell’ex Lazzaretto, entrambi assoggettati a tutela culturale, necessitano di adeguati interventi conservativi…. Pertanto si sollecita l’attuazione di adeguati interventi conservativi anche mediante le procedure d’urgenza previste dalle normative. Restano comunque salve le sanzioni di cui alla Parte Quarta del D.Lgs. 42/2004 e le responsabilità connesse all’art. 733 del codice Penale.”

Il Comitato ringrazia la Soprintendenza ed i Carabinieri Tutela Patrimonio artistico per l’attenzione e la solerzia dimostrata, “augurandosi che i responsabili del lassismo e l’incuria di questo Patrimonio pubblico (ASL e Amministrazione Comunale) provvedano quanto prima alla ristrutturazione degli immobili.Questa vicenda dimostra ancora una volta l’incapacità di questa Amministrazione, e della sindaca Giulia Mugnai in particolare- afferma il Comitato- che in questi quattro anni di governo del Comune non è stata capace di tutelare l’Ospedale Serristori e far rispettare gli impegni sottoscritti dalla ASL e dai Sindaci del Valdarno fiorentino nel 2013, che prevedevano il potenziamento dei servizi e la ristrutturazione del Presidio Ospedaliero, così come non è stata in grado di portare a termine quelle opere fondamentali per la qualità della vita del nostro paese. Ci riferiamo alla vergogna delle ex scuole Lambruschini, dove i lavori (fermi ormai da sette anni), nonostante il dissequestro di due anni fa, non sono mai ripartiti e l’area è diventata una discarica a cielo aperto nel cuore del centro storico.Ci riferiamo al 3° lotto della variantina interna (600m, dalla zona industriale alla rotatoria stadio), opera vitale per alleggerire il traffico che attraversa il paese, soprattutto nelle ore di punta, già finanziata dalla Regione Toscana dal 2012 e mai realizzata. Ci riferiamo alla fantasiose promesse mai realizzate di rivitalizzare piazza Marsilio Ficino- termina la nota del Comitato- fra cui i bizzarri progetti che prevedevano di piantarci peri cinesi, ma per ora trasformata in parcheggio ed in percorso ad ostacoli.Ci auguriamo che i cittadini sappiano ‘ricompensare’ questi efficienti amministratori alle prossime elezioni amministrative.”

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