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“Le mie idee per lo sport”. Silvia Chiassai annuncia spazi appositi nelle nuove aree residenziali. Il ruolo del Coni

La candidata a sindaco Silvia Chiassai, che il 19 giugno prossimo prossimo si confronterà con Paolo Ricci per il ballottaggio delle amministrative di Montevarchi, ha ribadito in queste ore le idee del suo schieramento in tema di sport. Sport che, come ha ricordato la Chiassai, ha una forte valenza sociale ed educativa. Per questo dovranno essere implementati gli spazi dedicati alla pratica delle discipline sportive. L’idea è quella di coadiuvare l’iniziativa privata semplificando le procedure e introducendo norme specifiche e snelle negli strumenti urbanistici. “Nei nuovi insediamenti residenziali e produttivi – ha aggiunto la Chiassai – realizzeremo spazi per il gioco, lo sport e lo svago in ambito di quartiere. Una sorta di “playgrounds” sul modello statunitense, che prevedono spazi di libero accesso, apolitici ed aconfessionali”. In questo contesto, si inserisce la realizzazione dei due parchi cittadini: quello fluviale dell’Arno e quello dei Cappuccini. La candidata ha poi confermato che particolare attenzione sarà dedicata anche alla manutenzione delle strutture esistenti. Il riferimento, in primo luogo, è allo stadio Brilli Peri e al palazzetto dello sport di viale Matteotti. “Quest’ultimo – ha detto la Chiassai – versa in condizioni pressoché fatiscenti per l’incuria e l’abbandono manutentivo dell’ultimo decennio e, viste anche le attività che vi si svolgono sarà completamente ristrutturato, reso autosufficiente dal punto di vista energetico e dotato di quella infrastrutturazione legistica oggi assente”. Per quanto riguarda lo stadio, il massimo impianto sportivo cittadino presenta spazi di degrado come la pista di atletica con le pedane e gli stessi spogliatoi, realizzati negli anni ’70. Sarà quindi necessario un intervento urgente di manutenzione. Per lo schieramento in appoggio alla Chiassai sarà poi fondamentale accedere ai danari del Coni, che offre la possibilità di intercettare finanziamenti a quelle amministrazioni che dimostrino di avere progettualità ed attenzione verso alcune discipline. Sarà infine necessario aprire i centri sportivi con accessibilità e sport adattato anche a disabili sia fisici che intellettivi. “In questo caso – ha concluso la Chiassai – il Comitato Italiano Paralimpico potrà essere affiancato al CONI per la ricerca e recepimento di finanziamenti e dotazioni specifiche per lo sport”.

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