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Locali inutilizzati alla stazione di Figline concessi all’associazione “Firenze Autismo onlus”

Spazi inutilizzati all’interno della stazione ferroviaria di Figline concessi in comodato d’uso all’associazione “Firenze Autismo onlus”:i locali, posti al primo piano della stazione, non sono più utilizzati da RFI per l’esercizio ferroviario e faranno da “palestra di vita” per le attività di un gruppo di ragazzi affetti da autismo, accompagnati dai loro educatori. Il progetto è stato presentato a Rete Ferroviaria Italiana dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio del Volontariato (CSV) con cui FS Italiane e RFI hanno stipulato un Protocollo d’Intesa, denominato “Volontario in Stazione”, per il riuso degli spazi.Il contratto di comodato d’uso ha una durata di cinque anni.Autismo Firenze Onlus è nata nel 2003 per iniziativa di un gruppo di famiglie con figli autistici adolescenti o giovani adulti, allo scopo di colmare il deficit di servizi dedicati a questa fascia di età. L’obiettivo del comodato d’uso è incrementare e consolidare l’autonomia dei ragazzi con disabilità riproducendo l’ambiente domestico nell’alloggio messo a disposizione. I locali saranno utilizzati da gruppi diversi di ragazzi con i propri tutor per pochi giorni, sfruttando anche la posizione strategica e il contesto urbano in cui è inserita la stazione di Figline Valdarno.Lo scopo degli accordi stipulati tra le Associazioni del Terzo settore e RFI è valorizzare gli spazi e le aree delle stazioni non più funzionali alle attività ferroviarie. Infatti, lo sviluppo tecnologico del sistema permette di gestire e controllare da postazioni remote la circolazione ferroviaria, rendendo non più necessaria la presenza fisica del personale in ogni stazione.
Comuni, Enti locali e Associazioni non profit possono utilizzare le stazioni per ospitare attività sociali, istituzionali, associative, culturali o di assistenza e avviare progetti che abbiano ricadute positive sul territorio e per la qualità delle stazioni stesse. Grazie alla cessione in comodato, la collettività viene arricchita di strutture di servizio e garantisce al tempo stesso presenze in stazione, con effetti positivi anche in termini di qualità e decoro.

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