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Natan Neri. A 17 anni ha scritto “L’intangibile essenza della mente” la sua prima raccolta di poesie.

Spesso siamo abituati a vedere dei giovani disinteressati alla cultura. Oggi vogliamo invece raccontarvi la storia di un ragazzo giovanissimo. Natan Neri ha 17 anni e vive a Faella. Non solo è giovanissimo e fortemente attratto dalla letteratura e dalla filosofia ma è anche particolarmente attivo a livello culturale grazie alla sua pubblicazione. “L’intangibile essenza della mente” è la la sua prima raccolta di poesie.

Quando è uscito il tuo libro e perché l’hai scritto?
“Il libro è uscito il 21 ottobre 2021 ed è stato pubblicato grazie ad un progetto di self-publishing a cura della casa editrice Mondadori. La raccolta nasce da cinque anni di scrittura nel momento in cui, nell’estate 2021, ho iniziato a cercare dentro di me. Al termine di questa ricerca ho capito che le mie poesie potevano in qualche modo toccare i cuori delle altre persone e dopo aver sconfitto tutte le paure ho deciso di celebrare questa vittoria con il libro”.

Il titolo ha qualche significato particolare?
“Si, ‘L’intangibile essenza della mente’ perché penso che finché una persona non prende consapevolezza di ciò che prova dentro, cioè i sentimenti nella loro purezza, ciò gli rimarrà sempre intangibile. Allo stesso modo anche chi ne ha la consapevolezza non è detto che riesca a farsi comprendere dagli altri e dunque i suoi sentimenti rimarranno intangibili ai cuori altrui”.

Perché scrivi?
“Scrivo perché la natura me lo impone. Gli stimoli che il mondo esterno mi dà devono essere impressi su carta, così da poterli restituire a chi o a cosa me li ha suscitati. Inoltre penso che scrivere delle sensazioni che provo sia la massima espressione di me come essere vivo”.

Da quanto scrivi?
“Scrivo da sempre, in realtà. Ho iniziato seriamente durante la terza media, ma continuavo a tenere per me ciò che scrivevo. In seconda superiore, grazie a un profilo anonimo su Instagram, ho iniziato a pubblicare quello che scrivevo poiché avevo capito che poteva essere anche spunto di riflessione per gli altri”.

Cosa muove la tua penna?
“È sempre stata mossa dalla letteratura italiana in particolare da Dante. Mi ha sempre affascinato la sua capacità di esprimere le emozioni e i sentimenti che provava per Beatrice. Durante il mio percorso di studi, grazie allo studio della letteratura spagnola e della filosofia, ho potuto conoscere nuovi autori altrettanto stimolanti.”

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