La Regione Toscana ha deciso. Anzi ha già bandito un concorso che darà un nuovo direttore di presidio all’ospedale valdarnese ed insieme a lui arriverà, sempre tramite concorso, anche il nuovo primario di cardiologia. Il bando è uscito nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana proprio oggi 1 febbraio con un avviso di selezione pubblica per il conferimento di un incarico quinquennale per la direzione della struttura complessa unità operativa di cardiologia ed di un dirigente medico nella disciplina di Direzione di Presidio Ospedaliero.
In altre parole il dott. Massimo Gialli, primo ed unico fino ad ora responsabile di presidio del nostro ospedale, lascia per svolgere la sua professione al San Donato di Arezzo. Il tutto rientra nella riorganizzazione di rete dei presidi dopo la nascita della cosiddetta area vasta che aveva già portato il Dott. Gialli a svolgere la maggior parte del suo lavoro al San Donato. Al Valdarno il dirigente riservava, ormai da tempo, solo due giorni la settimana.
A dare input alla Regione probabilmente le richieste della Conferenza zonale dei sindaci della vallata da sempre convinti della necessità di avere un direttore di presidio full time nell’ospedale del S. Maria alla Gruccia.
Il Dott. Gialli è stato il primo vero dirigente del nosocomio valdarnese ricoprendo il ruolo di direzione medica di Presidio già dal 2007, esattamente tre anni dopo l’inaugurazione del monoblocco. Dieci anni di lavoro espletato in una struttura, quella del comprensorio, allora tutta da organizzare. Encomiabile il suo lavoro e la sua professionalità ma adesso deve cedere il posto ad un altro medico che dovrà organizzare questa seconda fase di ristrutturazione della macchina sanitaria della zona Sud est.
Insieme al nuovo direttore di presidio dal nuovo concorso scaturirà anche la figura di un nuovo dirigente per il reparto di cardiologia valdarnese privo di primariato dai tempi del dott. Mantini. Un reparto che ultimamente ha implementato la propria attività. La cardiologia valdarnese, ricordiamo, comprende anche 4 posti letto di UTIC ed è inserita nella rete aziendale per il trattamento precoce dell’infarto al miocardio. Le ambulanze locali, inoltre, sono dotate di elettrocardiografi in grado di trasmettere il segnale all’UTIC. Inutile dire che il nuovo primario debba essere all’altezza di guidare una struttura che la Regione stessa definisce all’avanguardia nel settore.