Cerca
Close this search box.

Podere Rota. Avanti Montevarchi: “Il Comune è socio di Csai. Chiassai cosa ha fatto in questi anni?”

Ha provocato non poche polemiche l’intervento del sindaco di Montevarchi e presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini nel corso della trasmissione “Agorà”. Il tema era legato alle infiltrazioni mafiose in Toscana e in Valdarno. La Chiassai aveva detto, tra le altre cose, che “l’ambito dei rifiuti è uno dei settori dove le mafie si infiltrano facilmente quando la politica è inerte o fallimentare nella sua gestione e si approfittano delle falle di un sistema inadeguato che non offre risposte moderne ed efficienti. Se in Toscana – aveva sottolineato – si chiudessero le discariche come Podere Rota e si facessero impianti moderni, utili anche agli indotti economici che in modo spregiudicato si affidano alle mafie, impediremmo tutto questo e, soprattutto, non avveleneremmo più i nostri territori”. Si era poi soffermata su una indagine che aveva riguardato Podere Rota nel 2017.
Affermazioni che hanno provocato la dura replica della Centro Servizi Ambiente Impianti, con possibili strascichi giudiziari. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale il gruppo Avanti Montevarchi, con una specifica interrogazione, è tornato sulla vicenda, ricordando che il Comune di Montevarchi detiene il 4% delle quote azionarie della società Centro Servizi Ambiente Impianti (“che gli permettono di esercitare comunque un ruolo di controllo importante all’interno della società”) ed essendo socio, annualmente, all’interno del bilancio comunale, incamera importanti risorse economiche.
Dopo aver stigmatizzato le dichiarazioni del sindaco, Paolo Ricci e Fabio Camiciottoli hanno ricordato che la Csai, in quanto società partecipata dai Comuni, con componente pubblica maggioritaria, nell’affidamento degli incarichi e nell’individuazioni dei soggetti economici per i lavori e i servizi deve sottostare, al pari delle Amministrazioni Pubbliche, all’attuazione dei dettami del codice degli appalti.
“Chiediamo quindi a Silvia Chiassai Martini su quali basi oggettive e documentabili si basano le affermazioni che ha rilasciato – ha detto Avanti Montevarchi -. Inoltre, anche nella sua qualità di componente dell’assemblea dei soci di Centro Servizi Ambiente Impianti, vorremmo sapere come il Comune di Montevarchi, dal 2016, ha operato all’interno dell’assemblea stessa e quali personali azioni ha intrapreso per scongiurare quanto da lei asserito.
Chiediamo inoltre se ha sporto denunce alle competenti autorità rispetto alle problematiche esposte e per quali motivi non ha mai portato, in occasione dell’approvazione dei bilanci consolidati, queste preoccupazioni”.
Il gruppo di opposizione ha poi citato un vecchio consiglio comunale aperto sul tema dei rifiuti. In quell’occasione il presidente dell’Ato e sindaco di centro destra del Comune di Arezzo (“nonché massimo sponsor della Chiassai nell’elezione alla carica di Presidente della Provincia”) Alessandro Ghinelli sottolineò che fosse strategico e funzionale l’ampliamento dei due impianti presenti in Provincia di Arezzo: l’inceneritore di San Zeno e la discarica di Podere Rota.
“Allora l’unica voce fortemente critica fu quella dei consiglieri di Avanti Montevarchi e all’epoca, a differenza del sindaco di Montevarchi, il nostro gruppo, proprio per la mancata pianificazione e i non efficaci controlli su Sei Toscana, sostenne la necessità di Commissariare l’Ato e non Sei – hanno ricordato Ricci e Camiciottoli -.
Inoltre proponemmo, senza essere ascoltati, un’alternativa a Podere Rota per favorire la chiusura al 2021 come sempre abbiamo auspicato come obiettivo da raggiungere”.
Non è poi mancata un’ultima domanda a Chiassai: ” Alla luce delle percentuali di raccolta differenziata ottenute all’interno dei Comuni del Comprensorio, ci chiediamo come si possa fare a meno di una discarica e quali azioni ha intrapreso per trovare un sito alternativo a Podere Rota”.

Articoli correlati