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Podere Rota, Veneri-Capecchi (Fdi): “La discarica va chiusa. C’è in ballo la salute”

“L’ampliamento di Podere Rota è impossibile sulla base delle direttive europee e del nuovo modello della transizione ecologica per le quali è necessario il superamento delle discariche come sistema di smaltimento dei rifiuti”. I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi tornano a sollecitare la chiusura dell’impianto terranuovese, come stabilito dagli accordi del 2013 – ricordano – e l’avvio delle operazioni di bonifica dell’area “dopo che l’Arpat ha lanciato l’allarme di una potenziale contaminazione delle acque sotterranee”.
“La discarica di Podere Rota, nata alla fine degli anni Ottanta per servire il Valdarno – proseguono – è diventata un sito che serve non solo la provincia di Arezzo e l’Ato Sud, ma una zona molto più ampia con tonnellate di rifiuti provenienti, ogni giorno, dalla zona fiorentina. Non si può pensare che siano sempre gli stessi territori a subire l’impatto dovuto alla presenza di un simile impianto. Come ci sembra ingiustificabile che la Regione definisca l’eventuale ampliamento come una semplice procedura amministrativa, in ballo c’è la salute pubblica perché si tratta anche di rifiuti speciali e non urbani”.
“La sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che è compito della Regione Toscana provvedere alla bonifica e risolve un nodo importante nella vicenda di Podere Rota – sottolineano ancora gli esponenti di FdI. A questo punto la Regione non può che accelerare i tempi e bocciare la richiesta di ampliamento che metterebbe a rischio la salute dei cittadini per poi, auspicabilmente, mettere mano a un piano regionale dei rifiuti serio e aggiornato. L’inchiesta pubblica sta per volgere al termine e ricordiamo che attendiamo ancora la calendarizzazione dell’audizione dei sindaci del Valdarno aretino in commissione Ambiente”.

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