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Poste di Ponticino. Botta e risposta tra Simona Neri e Marco Casucci

E’ botta e risposta tra il consigliere regionale della Lega Marco Casucci e il sindaco di Laterina Pergine Simona Neri. Il rappresentante del Carroccio ha chiesto, non senza polemica, cosa è stato concretamente per i servizi essenziali a Ponticino dopo l’approvazione della sua mozione nella prima commissione del consiglio regionale. “La comunità di Ponticino, e in particolare gli anziani, continuano a subire un forte disagio per non aver a disposizione uno sportello postale. La frazione ha una popolazione di 2.500 abitanti, un quarto dei quali ultrasessantenni – ha spiegato Casucci – . Ad oggi sono costretti, per prelievi e riscossione delle pensioni, a recarsi all’ufficio postale di Pergine. Bisogna andare oltre l’emergenza Covid. Regione Toscana, Comune di Laterina Pergine Valdarno e Poste Italiane, insieme, devono individuare una sede provvisoria dove collocare l’ufficio postale, in attesa della conclusione dei lavori di adeguamento sismico dell’edificio, attualmente chiuso, in Piazza Monnanni”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica di Simona Neri. “Puntualissimo, in piena campagna elettorale, Casucci torna a pronunciarsi sulle Poste di Ponticino, questa volta in tema di collaborazione interistituzionale e, quindi, evidentemente, di collaborazione tra maggioranze ed opposizioni. Belle parole, parole Sante! – ha ironizzato la Neri -. Ma cosa ha fatto in questi otto mesi Casucci, oltre a qualche trafiletto sul giornale contro l’amministrazione e a sollecitare la ristrutturazione della Caserma quando la stessa giunta aveva già messo gli stanziamenti in bilancio, per aiutarci a risolvere la questione dell’ufficio postale di Ponticino? Con quali riferimenti ha interloquito ed a quali conclusioni è arrivato per raggiungere questo nostro obiettivo comune, visto che di sedi alternative, a Poste, ne abbiamo proposte già diverse senza che ne accettassero alcuna?”.
Riguardo al tema della collaborazione politica, il sindaco ha sollecitato il consigliere Bellezza a depositare subito le firme che ha raccolto tra la cittadinanza. “Quello della chiusura della Caserma di Ponticino – ha aggiunto – ha rappresentato un momento di grande visibilità per le opposizioni che nelle assemblee ci hanno attaccato senza remora imputando all’amministrazione comunale anche colpe inesistenti. Ma queste assemblee pubbliche volevano realmente risolvere un problema alla propria comunità o erano frutto di un puro protagonismo politico, visto che ancora, dopo otto mesi, tutte quelle firme giacciono rinchiuse in un cassetto?

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