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“Progetti Utili alla Comunità”. Mozione dei 5 Stelle di San Giovanni. “Saranno legati al reddito di cittadinanza”

Il Movimento 5 Stelle di San Giovanni presenterà al prossimo consiglio comunale una mozione per avviare anche nella città di Masaccio i cosiddetti PUC, ovvero i Progetti Utili alla Comunità. Il 22 ottobre scorso Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo ha firmato il Decreto ministeriale che definisce l’attivazione dei lavori di pubblica utilità per i beneficiari del reddito di cittadinanza, che dovranno effettuare nel comune di residenza. E’ il secondo step contenuto nella misura voluta dai 5 Stelle.
“Per questo siamo orgogliosi di poter proporre in consiglio comunale la nostra mozione – ha detto il capogruppo Tommaso Pierazzi -. Chi sta beneficiando del reddito di cittadinanza, nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, ha dato la propria disponibilità per la partecipazione ai progetti utili alla collettività da svolgere presso lo stesso comune di residenza e salvo i casi previsti per legge non ci si può esimere dal partecipare al progetto, pena la perdita del sostegno economico”.
I comuni avranno quindi la possibilità di avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del reddito andranno a svolgere, avvalendosi anche della collaborazione di enti del terzo settore o di altri enti pubblici. I PUC potranno essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.
Il decreto definisce anche i confini delle attività che possono essere realizzate: i percettori del reddito di cittadinanza, infatti, non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dell’ente pubblico proponente o dell’ente gestore (in caso di esternalizzazione di servizi) o del soggetto del privato sociale; non possono inoltre sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro.
Inoltre, proprio per non gravare qualsiasi costo in capo all’ente comunale, il legislatore ha previsto che saranno le risorse residue della quota del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale la possibile copertura degli oneri per l’attivazione e la realizzazione dei progetti.
“Noi crediamo – ha concluso Pierazzi – di essere davanti ad una svolta epocale nel percorso di costruzione di un moderno sistema di “welfare state”, oltre a riavvicinare i cittadini alle istituzioni. E San Giovanni ha la possibilità di essere un precursore assoluto in Italia”.

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