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Riorganizzazione sanitaria: forze nuove in arrivo alla Gruccia. A breve presentazione dell’accordo per il Distretto unico del Valdarno

Forze nuove in arrivo all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. Lo ha confermato il direttore generale della Asl Toscana Sud Est Enrico Desideri durante la Conferenza dei Sindaci di vallata che si è svolta il 22 febbraio a San Giovanni.
In particolare per i primariati sono state avviate le procedure per individuare un nuovo direttore medico di presidio e presto saranno pubblicati i bandi per i nuovi responsabili delle unità operative di Medicina d’urgenza, da perfezionare entro il 2017, e di Cardiologia.
Desideri ha anche assicurato il turnover completo dei medici nei vari reparti che andranno a sostituire chi è andato in pensione o si appresta a farlo, in particolar modo in neurologia, ortopedia e anestesia e rianimazione. In quest’ultimo reparto arriverà un medico in più per consentire l’introduzione del servizio di parto-analgesia, ma momento, non potrà essere confermato come unità operativa complessa a causa del blocco della D.M. 70/2070, che pone come limite massimo il numero di 4 unità operative complesse per Asl, già raggiunte nell’area Toscana Sud Est.
L’ospedale resta, invece, uno dei 4 presidi aziendali dove si svolge la chirurgia d’urgenza.
Quanto al lavoro di integrazione tra i Distretti del Valdarno aretino e fiorentino, sarà presentato in tempi brevi l’accordo “di confine” e Desideri ha spiegato che lo stop registrato è dovuto alle dimissioni del Direttore Generale dell’Azienda Usl Toscana Centro.
Per la classificazione del moblocco come presidio di primo livello è stato ribadito che le attuali condizioni legislative non lo consentono, ma grazie agli elementi di integrazione con il Serristori di Figline e lo sviluppo di nuove specializzazioni si possono creare le basi per un processo che porti a questo risultato.
Infine le liste di attesa: saranno al centro di un ulteriore incontro nel quale l’Azienda presenterà un report aggiornato sulla situazione, l’andamento dell’annualità 2016 e l’evoluzione relativa al triennio 2014-2016.

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