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San Giovanni. Emergenza sfratti. Casa Pound risponde all’assessore Romei: “Disposti ad un confronto pubblico”

“Siamo disposti a confrontarci con l’assessore Romei in un dibattito sulle politiche per la casa”. CasaPound ha così risposto all’invito di Sandra Romei, assessore al sociale del comune di San Giovanni, al centro, ieri, di un botta e risposta con i rappresentanti del movimento.
Oggetto della discussione, la coppia italiana con tre figlie minorenni che rischia di ritrovarsi senza casa, il tema degli sfratti e le armi a disposizioni del comune per fronteggiare l’emergenza.
“Il rispetto della legge è sempre buona cosa – ha detto Eugenio Palazzini, coordinatore regionale di CasaPound – a patto che ciò non diventi un paravento a tutela dell’inazione e degli interessi di parte. A quel punto leggi ordinarie e cavilli burocratici rischiano di ledere i diritti inalienabili sanciti dalla Costituzione, in particolare ponendo ostacoli espressamente vietati dall’art. 3 della carta, ovvero quelli di ordine economico e sociale. Impedendo così il pieno sviluppo della persona umana”.
CasaPound ha poi appreso dalla stampa locale che l’assessore Romei ha invitato CasaPound a un confronto sulle politiche per la casa. ” E noi lo accettiamo volentieri – ha detto Palazzini – perché non rifiutiamo mai di confrontarci anche e soprattutto con chi ha idee politiche diverse dalle nostre. Allo stesso tempo non alimentiamo alcun odio, tantomeno falsificando la realtà dei fatti. Siamo sicuri comunque che entro il 6 aprile la giunta di San Giovanni troverà una soluzione per questa famiglia che rischia di essere sfrattata – ha concluso il coordinatore di CasaPound – e questa soluzione si chiama casa, a prescindere dalle ‘disposizioni di legge’ regionali. Perché i cittadini italiani sono tutelati da una legge che ancora i partiti di sinistra non sono riusciti a cancellare: quella del sangue”.

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