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San Giovanni. Piano di Protezione Civile ritirato perché incompleto. Critico Mario Marziali

Lunedì scorso, in consiglio comunale a San Giovanni, è stato presentato il Piano di Protezione Civile redatto dal comune e portato in assise per essere approvato e inviato alle sedi competenti regionali e provinciali. Ma così non sarà. Almeno per il momento, in quanto il documento è risultato incompleto e sarà quindi rivisto e discusso in commissione consiliare per poi ritornare per l’eventuale approvazione all’interno del parlamentino.
Una vicenda, quella raccontata dal consigliere di Cresce San Giovanni Mario Marziali, che ha sollevato le critiche della forza di opposizione. Il piano, oltre a tutte le criticità ed eventi disastrosi come terremoti, alluvioni ed inquinamenti, deve presentare anche la mappa dei luoghi su cui intervenire per assistere la cittadinanza in caso di calamità naturali e quindi prevede il censimento delle cosiddette aree di concentrazione nei quali i cittadini dovrebbero andare per essere assistiti e indirizzati.
“Rimane difficile credere che Piazza della Pace o altri luoghi indicati possano essere idonei a centro di raccolta durante un alluvione – ha ironizzato Marziali – , vista la vicinanza, l’altezza del letto dell’Arno e l’ubicazione in depressione della suddetta piazza che, con una tracimazione del fiume o del borro delle Ville sarebbe sott’acqua. Nello stesso articolo – ha proseguito il consigliere – viene citata come impianto a rischio ambientale anche la discarica di Podere Rota sita nel Comune di Terranuova Bracciolini ma purtroppo a margine del nostro abitato. Il comune di San Giovanni non può redigere un piano che riguarda impianti di competenza territoriale di altri ma è indubbio che per un incendio con nubi tossiche, o sversamenti sarebbero interessate le nostre aree e i nostri torrenti. Pertanto chiediamo, per questo mega impianto, la visionatura del piano sulla sicurezza messo in piedi dalla prefettura e dal Comune di Terranuova, poichè riguarda a conti fatti solo il nostro territorio”.
Cresce San Giovanni si è poi chiesta come mai nella mappatura del territorio è specificato che “non sono presenti parchi o aree protette” mentre esistono chilometri di parco fluviale fruibili dai cittadini e manutenzionati dal comune tutti in golena dell’Arno. “Ma quello che ci fa capire la vera debacle della macchina politico/amministrativa sorretta dal Pd – ha sottolineato Marziali – , è nel censimento delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio, tutte con descrizione, indirizzo, CAP, numero alunni e numero docenti. E’ importante, qualora se ne presenti la necessità, capire chi e dove sono le persone e i bambini a cui portare soccorso…. Ebbene L’asilo nido comunale di via Milano “Il Marzocchino” ha la legenda di chi lo frequenta vuota e non è indicato né il numero dei bambini, né dei docenti e del personale ausiliario. Sorte peggiore – ha continuato il rappresentante dell’opposizione – è toccata all’asilo nido comunale di via Peruzzi “Lo Scheggia”, non presente nel censimento e quindi fuori dalla visione di una qualsiasi unità di crisi che dovrebbe portare soccorso o sgombero”. Marziali ha quindi chiesto il ritiro del provvedimento. Cosa che è avvenuta.
“Il giudizio politico è che siamo di fronte ad una amministrazione, sorretta in tutto e per tutto dal Pd, che in questi 10 anni di trascuratezze e mancate promesse non si vuol smentire neanche a fine mandato – ha concluso il consigliere -. Si dimostrano ancora più superficiali del solito con un tema sensibile come un piano che dovrebbe garantire la sicurezza per i nostri cittadini”.

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