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Tav. Il sindaco di Cavriglia preoccupato per il possibile slittamento dell’opera. Terre a rischio?

Il sottoattraversamento Tav si farà, ma ci potrebbero essere sostanziali modifiche al progetto originario, con conseguente slittamento dei lavori. Questo è l’aspetto che preoccupa maggiormente il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni alla luce dell’incontro che si è svolto ieri a Roma tra il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, l’ad di Fs Renato Mazzoncini, il governatore toscano Enrico Rossi e il sindaco di Firenze Dario Nardella. All’ordine del giorno la realizzazione del sottoattraversamento della città, in seguito alle perplessità che erano state manifestate nelle settimane scorse dallo stesso primo cittadino di Firenze. “E’ stato un incontro importante ma interlocutorio – ha detto Nencini – . E’ stata comunque confermata la grande opera ferroviaria, insieme alla centralità della stazione di S.M.Novella e alla valorizzazione delle altre stazioni cittadine”. In realtà è possibile che il progetto per la realizzazione del passante e della stazione AC/AV di Firenze subisca importanti modifiche e il primo cittadino di Cavriglia teme che, in questa situazione di incertezza riguardo ai contenuti, ai tempi ed ai costi di un’eventuale riprogettazione dell’opera, per giunta a cantieri già avviati, anche l’arrivo delle terre a Cavriglia possa essere messo in discussione, proprio adesso che il tema della loro qualità era stato risolto. “In tutto ciò, – ha aggiunto – non nascondo il mio disagio di cittadino riguardo a questa situazione di impasse operativo che, nella migliore delle ipotesi ritarderà la realizzazione di un’opera di interesse strategico fondamentale per l’intera Regione Toscana”. Sanni ha poi sottolineato alcuni aspetti. IL comune di Cavriglia sta aspettando dal 1999 che RFI metta a disposizione di Enel queste terre per la realizzazione di una collina schermo indispensabile per il recupero ambientale e funzionale dell’area mineraria . Non solo. L’arrivo del materiale comporterebbe anche il finanziamento di importanti risorse economiche necessarie per la modernizzazione delle infrastrutture per la mobilità nel Valdarno. “A questo punto – ha aggiunto Sanni – , se le terre del passante non dovessero arrivare, e chiedo di saperlo in tempi celeri, Enel e Regione dovranno garantire tempestivamente che, all’interno del progetto complessivo della miniera, si recuperino, cosa non difficile viste le quantità in gioco, i volumi necessari per la realizzazione della collina. Naturalmente – ha concluso – mi aspetto anche un altrettanto rapido ripristino dello stato luoghi con il totale smantellamento delle opere di cantierizzazione per la messa a dimora delle terre TAV già completate nella nostra area ex mineraria”.

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