Nei giorni scorsi il gruppo “Terranuova in Comune” ha pubblicato una nota nella quale chiede l’intervento delle istitituzioni per dare una mano alla Misericordia cittadina, che versa in condizioni non ottimali. Nelle ultime ore l’associazione è uscita allo scoperto, chiarendo gli aspetti della vicenda, sottolineando come sia ancora presto per partecipare attivamente ad un consiglio comunale ad hoc e proponendo invece un’assemblea pubblica a settembre.  Negli ultimi sei mesi i vertici della Confraternita sono stati convocati sia dal sindaco che dalla lista civica,  preoccupati per la pesante situazione gestionale ed economica. In quell’occasione è stata illustrata la situazione e manifestata una richiesta di aiuto. Le forze politiche non si sono tirate indietro e si sono dette disponibili a dare una mano. Durante gli incontri l’associazione aveva dato la sua disponibilità a partecipare attivamente ad un consiglio comunale aperto , nel corso del quale illustrare i numeri del bilancio e rispondere alle domande dei cittadini e dei consiglieri. Non prima, però, di aver concordato con i confratelli come muoversi per spingere la Misericordia fuori dal tunnel. Insomma, proposte concrete da sottoporre poi all’attenzione della comunità. “Questo percorso, che ha bisogno necessariamente di un tempo di preparazione, è appena iniziato pertanto vogliamo lavorare per definire gli strumenti concreti prima di intervenire in una sede istituzionale – hanno detto i vertici dell’associazione -. L’eventuale dibattito in consiglio comunale, se ci sarà, ci vedrà attenti osservatori, anche se non relatori. C’impegniamo invece fin d’ora ad indire un’ assemblea aperta a tutti, da farsi in settembre. Nella quale già si ritengano invitati sindaco e consiglio comunale nella sua interezza”. In quella sede, oltre ad informare tutti sulle attuali condizioni in cui versa la Confraternita,  saranno invitati tutti i terranuovesi a riprendersi l’affetto per la loro Misericordia, che è “sì diretta dalle consorelle e confratelli associati, ma che è anche serva dei bisogni misericordiosi dovuti alla sua popolazione e che ora non riesce a rendere come vorrebbe”.