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Tra un anno gran parte del Valdarno al voto per le amministrative. Ecco gli scenari, con una ipotesi. L’Anci chiede di abolire il limite del terzo mandato

Tra poco più di un anno saranno rinnovati i consigli comunali a San Giovanni, Terranuova, Loro Ciuffenna, Castelfranco Piandiscò, Figline Incisa, Bucine e Cavriglia. Nel maggio del 2024 oltre 60.000 valdarnesi saranno chiamati alle urne per le elezioni amministrative e anche se è ancora presto per delineare gli scenari, ci sono già delle certezze. Certezze, ma con una ipotesi in mezzo che potrebbe sparigliare le carte. Il Comitato direttivo dell’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno per chiedere al Parlamento di valutare un intervento legislativo: abolire il limite del terzo mandato. Lo richiedono i primi cittadini di alcuni partiti, dal Pd alla Lega. Ad oggi, se le regole fossero confermate, Sergio Chienni, Enzo Cacioli, Moreno Botti, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e Giulia Mugnai non sarebbero ricandidabili, avendo concluso il doppio mandato. A San Giovanni sembra certa, invece, la conferma di Valentina Vadi, per lei sarebbe la seconda legislatura, mentre a Bucine Nicola Benini potrebbe fare il bis, se ovviamente il partito sarà d’accordo. Sul fronte dell’opposizione, nella città di Masaccio le liste civiche sangiovannesi presenteranno un candidato – che non sarà ovviamente Francesco Carbini che ha deciso, almeno direttamente, di fare un passo indietro, e sono da  valutare eventuali accordi, ad esempio con il terzo polo. Il gruppo che fa capo a Renzi e Calenda chi appoggerà? C’è poi da capire il ruolo del movimento 5 Stelle. Il capogruppo Tommaso Pierazzi, nel corso di questa legislatura, in alcune occasioni è apparso in linea con l’azione di governo dell’attuale amministrazione, basti pensare alle comunità energetiche e non è escluso un accordo con il centro sinistra. Da vedere anche le mosse del centro destra. Ma al momento sono tutte supposizioni, perchè è ancora presto per delineare gli scenari. Da settembre in poi si inizierà a pensare, seriamente, alle amministrative 2024. Certo è che, se il Parlamento dovesse approvare la proposta dell’Anci, cambierebbero tante cose. E alcuni sindaci al momento non ricandidabili potrebbero clamorosamente tornare in campo.

 

 

 

 

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