Cerca
Close this search box.

Valdarno: “Le criticità di oncologia si risolveranno forse a dicembre. Gestione inaccettabile”, tuona il sindaco di Montevarchi

Le criticità dell’oncologia dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia si risolveranno a dicembre. “Una gestione inaccettabile” tuona la prima cittadina di Montevarchi Silvia Chiassai Martini che a inizio ottobre aveva lanciato l’allarme paventando un depotenziamento del servizio e chiedendo alla Conferenza dei Sindaci di intervenire.
“Sono servite ben tre settimane per ricevere ufficialmente la risposta della Conferenza dei Sindaci – afferma – e purtroppo ho avuto ragione, ottenendo l’ennesima conferma della validità delle segnalazioni su mancanza di personale e conseguentemente di un ingiustificabile depotenziamento del servizio che non deve mai accadere in un contesto così delicato di prestazioni e di cure.
Dai primi di ottobre una unità medica di Oncologia, risultata vincitrice di un concorso presso le Scotte di Siena, se ne è andata. La Asl, pur sapendo da mesi del fatto, non ha provveduto alla sostituzione giungendo alla sospensione di visite follow-up, ossia quelle programmate e di controllo, arrecando disagi ai pazienti e un carico eccessivo di lavoro sostenuto dal personale medico.
Ad oggi quelle visite risulterebbero nuovamente fissate, ma soltanto alcune già effettuate. Dal prossimo 5 novembre, un nuovo oncologo prenderà servizio per due giorni alla settimana diventando continuativo solo dal mese di dicembre. Una gestione che è inaccettabile pensando alle difficoltà che ancora subiscono i malati e agli sforzi fatti negli anni, in particolare dalle associazioni di volontariato, per trasformare l’Oncologia in un servizio eccellente per la sanità valdarnese”.
Chiassai Martini rispedisce al mittente l’accusa del Direttore Generale della Asl e delle opposizioni cittadine di avere amplificato la questione per fini propagandistici: “In verità – prosegue – gli stessi dovrebbero recuperare una maggiore vicinanza con la gente utilizzando le loro energie per tutelare principalmente gli interessi della popolazione e l’efficacia dei servizi sul territorio. I sindaci hanno l’obbligo di ascoltare la voce dei cittadini, chiedendo alla Asl una risoluzione tempestiva delle criticità, senza accondiscendere a indirizzi partitici o aziendali.
La questione della carenza di personale nell’organico ospedaliero è uno dei nodi più critici da sciogliere per difendere il presidio della Gruccia da eventuali azioni di depotenziamento o di depauperamento che – conclude – solo il riconoscimento di una adeguata classificazione di primo livello può arrestare definitivamente”.

Articoli correlati