Cerca
Close this search box.

Arezzo. Elezioni in Provincia. Il Movimento 5 Stelle non andrà al voto

Il 18 dicembre si voterà per l’elezione del Presidente della Provincia di Arezzo e i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno annunciato che rimarranno a casa.
Come noto, dopo Legge Del Rio, non sono più i cittadini ad eleggere la massima carica Provinciale, ma i sindaci e i consiglieri comunali, attraverso un voto che è ponderato sulla base di un indice determinato dal rapporto fra la popolazione del proprio comune rappresentato e quella dell’intera provincia.
“Il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto per la centralità dei “comuni”, ricordando in più occasioni il loro ruolo decisivo ai fini del rilancio del sistema economico e della tenuta sociale delle comunità di riferimento, ovviamente partendo dall’abolizione delle stesse Province – hanno spiegato i consiglieri pentastellati dell’aretino –
Ad oggi invece abbiamo una situazione che è andata peggiorando proprio a seguito della Legge Del Rio, poiché gli Enti Provinciali esistono ancora, sono stati depotenziati, ma soprattutto i cittadini non possono più scegliere né Presidente né consiglieri provinciali tramite elezione diretta”.
“Oltre al danno la beffa – hanno aggiunto – visto che nella nostra Provincia di Arezzo la carica istituzionale di Presidente è stata utilizzata per passerelle personali, per promuovere se stessi o il partito di appartenenza, senza mai darsi l’obiettivo di aiutare i Comuni. Ovviamente questo è potuto accadere perché il Presidente non si è dovuto più preoccupare del “consenso” dei cittadini penalizzati dalle scelte della Provincia di Arezzo. Anzi, specialmente in questi ultimi anni – ha proseguito il Movimento 5 Stelle – abbiamo visto venir meno anche la terzietà della figura del Presidente della Provincia, spesso litigiosa con i “primi cittadini”.
Per tutte queste motivazioni, in particolare per l’elezione che non è più diretta, i consiglieri comunali pentastellati della provincia di Arezzo non parteciperanno al voto. “Infatti oltre a non aver nessun nostro candidato alla carica di Presidente – hanno spiegato – riteniamo di non essere nelle condizioni di potersi sentire rappresentati dalle forze politiche che sosterranno le candidature presentate. Giovanni Ciampa, Mauro Calosci, Massimiliano Secciani, Michele Menchetti
e Tommaso Pierazzi, quindi, domenica rimarranno a casa.

Articoli correlati