Sala del consiglio del Municipio gremita ieri sera a Figline. In tanti hanno partecipato all’assemblea pubblica indetta dalle amministrazioni del Valdarno Fiorentino sui problemi e gli innumerevoli disagi dei pendolari della vallata, costretti ogni giorno ad una vera e propria odissea per raggiungere i luoghi di lavoro e di studio. Una situazione non più sostenibile ma per la quale, purtroppo, ancora non si intravedono soluzioni, perlomeno nell’immediato. L’incontro di ieri sera ha avuto lo scopo di fare il punto e raccogliere testimonianze su criticità, disservizi, disagi sulla cosiddetta linea aretina e frequentata quotidianamente da migliaia di viaggiatori. Sono molto arrabbiati i pendolari valdarnesi. E ne hanno tutti i motivi: ritardi, mancanza di comunicazione all’utenza, convogli strapieni e treni soppressi negli orari di punta. Le testimonianze dei viaggiatori saranno riferite dai sindaci e dagli assessori competenti in un incontro che si dovrebbe tenere prossimamente con Regione, Trenitalia ed Rfi.
Da parte del Comitato Pendolari sono arrivate delle richieste ben precise: prima di tutto che i treni non vengano deviati sulla linea lenta togliendoli dalla Direttissima. L’acquisto di nuovi convogli veloci che raggiungano i 200km/h, tra l’altro previsti dal Contratto di Servizio fra Regione e Trenitalia e che dovevano arrivare nel 2023 . In ultimo la revisione di calcolo dei bonus, che scattano su un indice di affidabilità che ha pochissimo a che vedere con la puntualità, con l’applicazione delle penali previste dallo stesso Contratto. Intanto, continuano i disagi: anche nella mattina di oggi 13 gennaio si sono verificati cospicui ritardi e anche soppressioni proprio per i treni regionali sulla ormai famigerata tratta Firenze-Arezzo.
In alto le interviste a Maurizio Da Re e Fabrizio Mindoli del Comitato Pendolari Valdarno e all’assessore ai trasporti Di Figline Incisa Elena Cencetti