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Enpa Valdarno. Quest’anno 600 gatti randagi sterilizzati. Il dramma di cucciolate che crescono a dismisura

Si chiude un altro anno intenso di lavoro per l’Enpa Valdarno impegnata sul duplice fronte del contenimento delle colonie feline e della piaga degli abbandoni. Il bilancio di dodici mesi di attività è ancora una volta all’insegna dei grandi numeri, basti pensare che nel corso dell’anno sono stati circa 600 i randagi sterilizzati, grazie all’apporto definito «insostituibile» dello staff di veterinaria dell’Asl Toscana Sud Est e in particolare dei dottori Mario Valensin e Lorenzo Becattini e dell’assistente Paola Carnasciali. Va sottolineato che in un decennio la sezione sangiovannese dell’Ente Protezione Animali è riuscita a far sterilizzare circa 7 mila mici randagi e nonostante la cifra considerevole di interventi non diminuisce il dramma di cucciolate che crescono a dismisura. Da sempre l’intento è di eliminare il randagismo e la crescita esponenziale della popolazione felina, fenomeni causati soprattutto dall’uomo, sottolineano i referenti, perché da un lato le persone, e non solo gli anziani, preferiscono non percorrere la via della sterilizzazione dei trovatelli che nutrono all’esterno o dei gatti tenuti in casa, rivolgendosi però alle associazioni di volontariato quando non riescono a sostenere l’incremento delle nascite.

«Ricordiamo che siamo un gruppo di volontari – ribadisce l’Enpa – e non un’azienda o un servizio pubblico sovvenzionato». Come dire: è impossibile prendersi cura di tutte le richieste a volte anche pretenziose o addirittura aggressive. E se spesso il sodalizio deve fare i conti con una mentalità definita «rurale» difficile da cambiare di colpo, rivendica i dati positivi sul versante delle adozioni, o meglio degli affidi: ben 280 quelli andati a buon fine dall’inizio dell’anno, quasi tutti micetti, un numero in aumento. Il rovescio della medaglia di contro è la crudeltà di chi ancora oggi decide di disfarsi in maniera sbrigativa dei cuccioli, causando numerosi decessi tra quelli «lasciati nei cassonetti, nelle scatole o tolti irresponsabilmente alle loro madri». Infine i salvataggi e le cure di decine di gatti senza famiglia vittime di incidenti e scampati per un pelo alla morte rimanendo feriti e dei micini trovati in pessime condizioni, con la constatazione che il 90 per cento di quelli morti nei due versanti della vallata non risultava sterilizzato.

Da qui l’appello lanciato «con il cuore in mano» dall’Enpa, ovvero «sterilizzate». Non manca ovviamente il grazie a chi dà una mano in modo disinteressato, agli adottanti e a quanti sostengono il lavoro quotidiano partecipando alle raccolte online di aiuti, ai cosiddetti riempiciotola e ai mercatini. A proposito, un’ulteriore occasione di supporto è in calendario venerdì prossimo al Circolo «Il giardino dei semplici» di Vaggio per un ritrovo serale a base di menù vegano o vegetariano tra auguri natalizi e raccolta di offerte per la cura degli animali bisognosi.

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