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Addio a Giovanni Lodetti, un grande del Milan…

Prima di tutto un caro amico ed una persona veramente per bene che della modestia e della disponibilità aveva fatto uno stile di vita. L”ultima volta che lo avevo sentito mi era parso affaticato e non prolungai come al solito la nostra consueta conversazione, quasi per intero incentrata sulle vicende rossonere. Lo rividi invece 4 anni fa a Milano, una mattina di ottobre alla stazione Cadorna, lui abitava non lontano da li, il tempo di un abbraccio e un aperitivo consumato fra mille racconti, calcio in primis ma anche la famiglia, la sua casa a Moneglia (“ti aspetto per una grigliata…”mi diceva).

Il Milan ed il calcio piangono oggi Giovanni Lodetti detto “basletta”, un centrocampista dai sette polmoni ma anche dai piedi più che discreti. In molti dicevano che correva per Rivera ed in parte forse era anche vero, come abbisogna del resto in qualsiasi squadra che si rispetti. E il Milan di Lodetti e di Rocco era davvero una grande squadra, in Italia ed in Europa, trionfando si molti campi con stile e personalità.

L’estate del 1970 fu traumatica per Giovannino, scaricato dal Milan e dalla nazionale di Valcareggi alla vigilia del mondiale in Messico. Gli ultimi calci ma sempre di qualità li tirò prima a Genova con la Samp e poi a Novara dove chiuse una carriera specchiata e onorata. L’amore per il calcio e per il Milan restarono intatti. Alla domenica si confondeva fra i ragazzini al parco Trenno per improvvisate partitelle con nomignolo di ceramica, non riconosciuto dai più giovani. Ed in televisione per anni lo abbiamo apprezzato nel ruolo di opinionista sempre misurato e obbiettivo oltre il proprio tifo. Stasera saluto un campione della mia infanzia ed un grande amico. Ciao Giovanni carissimo…

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