E’ stato spento solo nella tarda serata di ieri l’incendio, devastante, che ieri pomeriggio ha mandato in fumo oltre 30 ettari di bosco in località La Trove, nel comune di Laterina Pergine Valdarno. Oltre 30 squadre tra vigili del fuoco e volontari hanno lavorato a lungo e in nottata si è provveduto alla bonifica dell’area e a controllare che non ci fossero focolai. Il compito più difficile è stato quello di abbassare la ‘testa di fiamma’, così da permettere l’intervento da terra quando, con l’arrivo del buio, il sorvolo dell’area non era più possibile. Per buona parte della giornata sono entrati infatti in azione elicotteri del sistema antincendio della Regione e Canadair.  A rendere ancora più complesse le operazioni di spegnimento il vento e la distanza del luogo di approvvigionamento dell’acqua da parte dei mezzi aerei, dato che i rifornimenti vengono fatti nel lago Trasimeno.

Le fiamme, sospinte da un vento forte e dalla calde temperature, si sono propagate velocemente, interessando una collina densamente boscata. Sul posto si è portata una squadra dei pompieri di Montevarchi, con due mezzi coadiuvati, per l’occasione, da squadre di operai dell’Unione comuni Pratomagno. Ma la mobilitazione è stata massiccia e sono arrivate anche squadre de La Racchetta di Laterina e Bucine, uomini del Vab di Castiglion Fiorentino e della Vsa di Monte San Savino.  I vigili del fuoco, quando sono giunti sul posto, si sono resi conto che le operazioni sarebbero state più complicate del solito. La zona, infatti, era impervia ed era impossibile una azione di terra. Il fronte del fuoco ha raggiunto velocemente  i 300 metri ed è stato quindi necessario l’interventi degli elicotteri. Sono arrivati tre mezzi in volo della Regione Toscana, che hanno avviato le azioni di spegnimento, lunghe e complesse.

Con sganci di acqua mirati i velivoli hanno evitato che il fuoco  coinvolgesse alcune abitazioni. Attivati anche due Canadair utili a rafforzare il dispositivo di spegnimento. È stata messa in moto la procedura del coordinamento assistito con l’invio di un punto di comando avanzato costituito da un mezzo dedicato dotato delle tecnologie e degli strumenti informatici necessari per preparare e garantire in loco la migliore strategia di spegnimento dell’incendio e nel corso della giornata si sono portati sul posto un secondo direttore operazioni e alcune figure specializzate a supporto del direttore. Un sopralluogo è stato effettuato anche dal vice sindaco di Laterina Pergine Antonio Paoli. La Trove è una località collinare, con molte case sparse e la zona, completamente boschiva, è a rischio per i roghi. Nei pressi c’è anche il Santuario di Migliari,  sede di culto mariano fino dal Medioevo. La chiesa sorge sulla sommità di una collina ed è meta di pellegrini e devoti all’immagine di Maria.  L’edificio sacro si trova comunque distante dall’epicentro dell’incendio.

A metà pomeriggio erano già 30 gli ettari di bosco andati in fumo e si tratta di uno dei roghi più vasti registrati negli ultimi decenni in provincia di Arezzo. E’ andato in tilt anche il sistema elettrico. Insomma, una situazione complicata che ha impegnato pompieri e volontari per tutta la giornata e la nottata. Da molto tempo in Valdarno non si registrava un incendio di queste dimensioni e fino ad ora l’estate era trascorsa senza straordinari da parte dei vigili del fuoco. Quello di ieri è stato il primo vero episodio legato al fuoco di questi caldi e assolati mesi. Niente a che vedere con quanto accaduto in Sicilia e in Puglia, ma l’attenzione è comunque massima. Lo scorso anno, nel mese di luglio, un rogo si verificò in località Latereto, sempre nel comune di Laterina Pergine, ma il fronte fu ben diverso da quello di ieri, dato che andarono in fumo circa 1,2 ettari di terreno agricolo e 300 mq di bosco ceduo.