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Oggi l’ultimo saluto a Ruben Bindi, un angelo volato in cielo

La morte di un ragazzo di 16 anni è contro natura. Difficile, impossibile farsene una ragione. E quella di oggi è stata una giornata triste e cupa per San Giovanni e il Valdarno, a dispetto del cielo azzurro. Il sole ha però voluto baciare per l’ultima volta Ruben Bindi, il ragazzo morto martedì scorso al Meyer di Firenze dopo due anni di calvario. Un gravissimo incidente stradale il 23 dicembre 2019, i ricoveri in vari ospedali e la fine di ogni speranza. Il giovane non si è mai ripreso dopo quella terribile antivigilia di Natale. Questa mattina la bara bianca, coperta dalle maglie azzurre della Sangiovannese e dai colori della Fiorentina, la sua squadra del cuore, e dell’Atletico Levane Leona, dove giocava nella squadra del 2005, è arrivata al Fedini.
Ad attenderla tantissima gente. Amici, conoscenti, l’intera squadra della Sangiovannese, comprese le giovanili, in tuta d’ordinanza, e i dirigenti. Nel corso della mattinata gli amici di Ruben hanno improvvisato anche una partita di pallone e una sorta di “flash mob”. Perché così voleva la famiglia. Una cerimonia da cui emergessero le grandi passioni del ragazzo, le cose che gli piacevano. Poi, attorno alle 14,30, circondato da due ali di folla, il feretro ha lasciato lo stadio in direzione Gruccia dove, alla Chiesa della Croce dei Papi, si sono svolti i funerali, davanti a centinaia di persone, molti, o meglio quasi tutti, all’esterno. Ad officiare la Santa Messa il Vescovo di Fiesole Monsignor Mario Meini e tutti i sacerdoti di San Giovanni.
Ha preso la parola il sindaco Valentina Vadi, che ha riportato il cordoglio e la grande vicinanza dell’intera comunità alla famiglia. Il nostro Leonardo De Nicola ha invece rimarcato i colori che hanno avvolto la bara, l’azzurro del cielo, sottolineando come per la morte di un ragazzo così giovane prevalga il rimpianto, oltre che il ricordo. Il preside Lorenzo Pierazzi – Ruben frequentava il secondo anno dell’Itt Ferraris – ha invece ricordato che è morto lo stesso giorno di Franco Battiato e ha fatto alcune bellissime citazioni riportate nelle canzoni del grande artista siciliano. Omar Targi, amico di famiglia e dirigente della Sangiovannese, ha invece letto una lettera di ringraziamento da parte della famiglia. Un grazie a chi è stato loro vicino in questo anno e mezzo così difficile. Toccante, poi, l’intervento del fratello Morgan. Un saluto, bellissimo, al fratello minore. Una partecipazione emotiva impressionante per la morte di un ragazzo nel pieno della vita che coltivava sogni, ambizioni e speranze. Stroncate da un destino crudele. Buon viaggio Ruben.

Le foto di stamani e di oggi scattate da Salvatore Rauch

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