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Un’avventura a lieto fine. La scomparsa della 22enne a Montemarciano e un pomeriggio di tensione

Quella di ieri è stata una giornata di grande tensione in Valdarno, soprattutto a Terranuova Bracciolini, epicentro di un fatto che, per molte ore, ha mobilitato forze dell’ordine e protezione civile, alla ricerca di una ragazza che aveva fatto perdere le proprie tracce dalle 11:00 della mattina. Un’avventura a lieto fine perché alle 20:30 di ieri sera la giovane è stata ritrovata. Tutto è iniziato quando la ventiduenne è uscita di casa e non ha fatto rientro. I genitori, dopo aver aspettato invano e averla chiamata più volte al cellulare, che risultava spento o irraggiungibile,  hanno deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine, allertando gli uomini della compagnia dei Carabinieri di San Giovanni Valdarno, che hanno attivato le ricerche insieme al Gaib e ai vigili del fuoco.

 

 

Campo base a Montemarciano e ricerche che sono iniziate nel primo pomeriggio, perlustrando le campagne circostanti. La notizia, intanto, è iniziata a circolare anche sui social, come spesso accade in questi casi. Dal comando dei Carabinieri è stata annunciata la volontà di continuare le ricerche anche nella notte, avvalendosi di droni e di un elicottero dei vigili del fuoco, giunti con una squadra del distaccamento di Montevarchi con personale Tas, ovvero specializzato nella topografia applicata al soccorso. Uomini del soccorso alpino, oltre ovviamente al 118. Insomma, una mobilitazione in piena regola che, per fortuna, si è conclusa alle 20:30, quando un passante ha notato la ragazza e ha dato l’allarme. Era in buone condizioni di salute e ha potuto riabbracciare i familiari, ponendo fine ad un pomeriggio davvero complicato. In serata anche il messaggio sui social del sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni. “La notizia più bella – ha scritto – Un abbraccio infinito a lei, ai genitori e ai familiari a cui ho testimoniato tutta la vicinanza che ciascuno di noi ha provato in queste ore. Grazie ai carabinieri, ai vigili del fuoco, ai volontari del Gaib, alla Misericordia e a tutti coloro (amici, residenti) che si sono prodigati nelle ricerche”.

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