Vertenza Fimer, si riparte da capo. E continua l’incubo per i 300 lavoratori dello stabilimento terranuovese. Il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza per l’azienda specializzata in produzione di oggetti per fotovoltaico, per la quale era stata trovata lo scorso agosto un’intesa con il fondo inglese Mclaren Applied Greybull, piano bocciato dallo stesso Tribunale. Dunque adesso Fimer passa in amministrazione controllata con tre commissari, Maurizio Ascione Ciccarelli, Eugenio D’Amico e Gerardo Losito, che avranno il compito di gestire l’azienda e trovare una soluzione alla vertenza.

Secondo i giudici di Milano  la proposta concordataria, tra l’altro redatta dalla precedente amministrazione aziendale,  presentava delle lacune ed è stata quindi respinta. La sentenza emessa questa mattina ricalca i dubbi espressi dal Tribunale lombardo qualche giorno fa.

In giornata è arrivato il commento di Ilaria Paoletti della Fim Cisl. ” Apprendiamo la decisione del tribunale. A questo punto prioritario sarà chiedere subito un incontro con il Ministero delle Imprese del Made in Italy e con i commissari, perché la priorità è che non si fermi l’azienda e che quindi ci sia continuità produttiva. Qualora ci siano gli investitori e le condizioni – ha spiegato –  auspichiamo che si possa lavorare ad un percorso alternativo che vada al di là degli scenari attuali, ovvero dello stato di insolvenza. Nello specifico -ha aggiunto Paoletti – qualora ci siano le possibilità, chiediamo che venga dichiarata l’amministrazione straordinaria anche prima della tempistica prevista, ovvero il mese di marzo, lavorando con un investitore che sia in grado di risollevare le sorti dell’azienda “.